CERCA TRA LE BAND
WORLD
NEWS
Home  >  ARCHIVIO NEWS  >  News  >  News
NEWS

Intervista ai Cabiria

I vincitori di Milano



-come avete iniziato a suonare? Colpo di fulmine! Due gruppi con batterista in comune (Lamia e Asilo gramelot): appena ci conosciamo sul palco è attrazione fatale. Si sfasciano le due famiglie e nascono i Cabiria. Correva l’anno 1998. Poi nel 2003 troviamo finalmente il chitarrista giusto e la band prende la sua forma definitiva. -come avete scoperto Emergenza? Perché avete deciso di partecipare? Riceviamo una mail di invito. Vogliamo capire se il nostro progetto ha senso al di fuori degli affezionati. Decidiamo di metterci in gioco e sperare di arrivare al voto della giuria, per avere un giudizio esterno competente. -che significato ha avuto quest’esperienza per voi, e cosa offre alla scena musicale della vostra città? Suonare sul palco dell’Alkatraz è stata una grande emozione. La vittoria è stata un’iniezione di energia, non per il valore competitivo, ma per il consenso del pubblico e soprattutto per l’apprezzamento avuto dalle giurie tecniche. Muovere 140 bands in una città come Milano significa senza dubbio creare un evento importante, andrebbe perfezionato, secondo noi, con una migliore pubblicità mediatica. -vi aspettavate di vincere la nazionale? Pensavamo di avere le nostre carte da spendere -che vi aspettate da questa finalissima? Partecipare ad un festival della portata del Taubertal per dei musicisti è come un anticipo di paradiso. Vivere tre giorni con le altre bands, confrontarsi con diverse culture musicali, spendersi nell’evento sarà sicuramente più che divertimento. -come descrivereste la vostra musica? Sorprendente, comunicativa, fuori dagli schemi e dalle etichette. -com’è il rapporto coi vostri fan? Sono cresciuti da quando avete iniziato l’avventura di Emergenza? Con Emergenza il pubblico è aumentato anche per il consenso e la partecipazione degli altri gruppi con cui abbiamo condiviso l’avventura. I nostri fans, coinvolti dal meccanismo “vota per il palco successivo” si sono sentiti direttamente parte del progetto e hanno dimostrato un affetto che non immaginavamo. Per citare Frank Zappa: “Se non hai groupie intorno vuol dire che non stai facendo sul serio”. -progetti per il futuro? La strada è quella di miscelare musica e teatro quanto più possibile senza smarrire la natura di rock band. Il progetto è la costruzione di un vero e proprio spettacolo che fonda musica, arte figurativa e recitazione da portare in palcoscenico. I progetti poi, si sa, si muovono comunque anche in base alle opportunità. -commenti o ringraziamenti particolari su Emergenza? Ringraziamo per la buona organizzazione, per la possibilità data di incontrarsi con molte bands interessanti con cui certo nasceranno progetti futuri, per i premi ricevuti e per la nostra prima trasferta all’estero. Ma soprattutto ringraziamo perché le nostre aspettative circa il consenso musicale sono state centrate in pieno e anche superate. Insomma, nonostante il caldo, ci si sente come bambini la notte di Natale.