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New year, same ol' rock song



Prima serata targata Emergenza del 2006 a Torino, e solito, piacevole concentrato di energia. Gli onori di casa spettano ad una vecchia conoscenza del festival, i WANDERFATE, che tra le loro fila vantano il miglior chitarrista della passata edizione. Ed è proprio la perizia tecnica, sua e dei suoi degni compari, a farla da padrona durante il loro set che alterna covers di grandi classici a pezzi propri; menzione di merito anche per la nuova cantante, brava e disinvolta sul palco. Bravi E'' una vera e propria scossa quella che travolge l''Hiroshima con l''apparizione sul palco di THE REFOUNDERS, quattro ragazzi non proprio -ini (eh, che diplomatico!!) che si sono scatenati in una mezz''ora di puro pub rock''n''roll,divertente, essenziale ed incisivo,senza concedere un attimo di tregua al pubblico presente in sala che ne ha tributato il passaggio alla fase successiva. Grandi! Il compito di mantenere alta la temperatura in sala spetta agliSHERON, trio di rock alternativo assai piacevole. Lineari,diretti e melodicamente accattivanti, pagano forse dal vivo per l''assenza di un front-man,essendo il cantante vincolato dalla sua ( bellissima) chitarra. Meritatissimi comunque gli applausi del pubblico ad una formazione di sicuro interesse. Ben più ampie concessioni stilistiche nel set degli ATOMYXENERGY, dediti al prog metal, stile Dream Theater, ed assolutamente all''altezza del genere per perizia tecnica. Acclamati dal pubblico che ne decreta il passaggio al prossimo turno, grazie ad un set che ha avuto nella pulizia e nella precisione i propri punti di forza. Rock italiano, un po''Negrita style, per Mr.BONOBO, che presentano pezzi propri assai piacevole e ben strutturati. Davvero nulla da invidiare alle migliori bands del genere, dimostrano di meritare le critiche assai positive che li stanno accompagnando nelle loro esibizioni. Bravi Assai, ma mooooolto assai, più “cattivi” i LIVING CORPSE, fautori di un trash metal violentissimo, senza tregua dove il muro composto da chitarra e basso, si appoggia ad una batteria di una velocità e precisione impressionanti, anche guardando al di la dei piatti dove a pestare come un metronomo indiavolato c''è un giovanissimo biondino con la tecnica di un veterano del genere. Grande presenza del front-man a condire una ricetta perfetta per il genere. In chiusura i ROCCAFORTE, che il primo applauso lo meritano ancora prima di salire sul palco. Hanno voluto esserci anche se appena bidonati dall''ex cantante, con le ovvi edifficoltà che ne conseguono. A farne le veci il chitarrista, con assoluto valore; peccato solo aver dovuto forse limitare le scorribande sulla sei corde, su cui a dimostrato di avere dei grandi numeri. Rock piacevole il loro, con la giusta dose di energia ad inquadrare testi e melodie molto efficaci. Oltre ai gruppi già menzionati, passano il turno i vincitori della serata WANDERFATE (nella foto). Ci si vede alla prossima. Biro