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30
2005novembre
Serate indimenticabili
MARTEDI'' 15 NOVEMBRE
Entusiasmante, ma allo stesso tempo istruttiva, la quarta serata eliminatoria all'Indian Saloon di Milano.
L''esperienza e la padronanza del palco di band come Exaequo e Cabiria hanno creato una sorta di sontuosità che ha fatto da cornice al talento proposto dalle altre band.
''A kind of magic'', intonerebbe Freddy Mercury.
I primi mantengono la tradizione del pop europeo miscelandolo al sound del rock americano, i secondi adottano le progressioni armoniche in stile ''80 con la teatralità tipica di una Rettore, ostile, trasgressiva, anticonformista, ma dinamica.
Dagli Outfit, capaci di fronteggiare gli imprevisti della diretta, agli hEXE creativi nei costumi e nella stesura dei brani, e poi gli Sputnix, capaci di coniare nel giusto modo punk e melodia: davvero impossibile,poi, poter descrivere tutte le sfumature presenti nei loro brani…si deve ascoltarli con le proprie orecchie per capire. Inenarrabile anche il delirio manifestato dai fan che, in preda all''eccitazione,sono volati letteralmente sul palco per sostenerli e,successivamente, sono scesi per pogare; la numerosa folla avrebbe retto anche uno stage-diving che tutti si aspettavano, ma che non si è verificato.
Proseguono gli Starlitude che portato la cosiddetta “quiete dopo la tempesta” con le loro sonorità brit-pop, sriaffermando le prime ballate Beatlesiane con qualche accenno ai Teenage Fanclub; continuano i Noisin che si spingono verso la psichedelia con testi e arrangiamenti piuttosto personali.
Che dire: una vera e propria festa sulla quale la tensione della gara è pesata ben poco: tutte le band erano di livello altissimo..
Passano Sputnix, Cabiria e Outfit. A presto per un''altra esperienza indimenticabile come quella di stasera.
MERCOLEDI'' 16 NOVEMBRE
Ancora buono il livello delle band che si sono esibite in occasione della quinta serata eliminatoria.
Aprono i Blindmustbe con il loro sound duro, robusto, pieno di gradazioni, che prende spunto dagli antipodi tribali evolvendosi al nuovo.
I Miriade, che danno il cambio, presentano pezzi rock semplici tuttavia attivi, energici, vigorosi.
A tre secondi dalla fine, i Three Second To Stop “pestano con gli zoccoli” da sotto il palco impazienti di far esplodere la loro virtuosità, ed è un ciclone di energia.
Diversi anche gli stili proposti dai percussionisti delle band Maya Jazz Eye e Traffic Jam; i primi arricchiscono il ritmo con strumenti di accompagnamento trasformando il loro genere in qualcosa che va oltre l''alternativo, i secondi dimostrano una crescita artistica acquisita negli anni attraverso la disinvoltura del cantante Matteo sostenuto dal dj, che rende le covers degli Incubus perfette e i pezzi propri autentici.
Gli Isquay riportano alla mente il caos dei primi At The Drive In, Sonic Youth e anche Nirvana,destinati al grande successo.
I Dear, che chiudono la serata, dimostrano un''attitudine particolare e un rapporto contemplativo nei riguardi della musica,in generale, e in quella che propongono. Melodie introspettive che scavano nel profondo creano una sinergia tra i componenti che sul palco sembrano trasportati in un''altra dimensione contagiando i presenti quasi come vittime di un sacrilegio.
Sono proprio loto a passare il turno insieme ai Traffic Jam e ai Blindmustbe.
Tenetevi aggiornati sul nostro sito per scoprire le loro prossime serate al Rainbow che, in slang Milanese…non si possono lisciare!