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DOPPIA FINALE A PADOVA!



Si è conclusa con le finali del 10 e 11 giugno una stagione lunga ed intensa per una promettente città quale Padova. La provincia infatti è a mio avviso tra le più floride del Veneto, musicalmente parlando: lo dimostrano un elevato numero di band di indiscutibile qualità artistica ed umana concretizzate in una variopinta scelta stilistica ed una passionale e profonda partecipazione. Le due serate hanno riscontrato un''ottima presenza di pubblico(circa 500 persone a serata) nonostante la concomitanza di due grandi festival nazionali quali l''Heineken ed il Gods of Metal,sottolineando così la diffusa capacità di autopromozione dei gruppi stessi. Il 10 giugno si parte con gli SCENT OF RAIN, band vincitrice delle neonate selezioni in quel di Pordenone: il gruppo si sa ben districare in una proposta fresca e personale, mostrando un carattere già identificabile nonostante la giovane età artistica. Si prosegue con TIBERIADE, che ci fa fare un salto nel passato..ma non troppo! Reminescenze del metal anni 80 si mescolano con accenni al cantautorale e a quel caro rock italico degli anni 90: il gruppo colpisce per passione e spontaneità. Si continua con LES MANOVELLES: l''alchimia della band è intrigante,l''accostamento di chitarre taglienti con basi elettroniche naif è tutt''uno con una robusta sezione ritmica, bella proposta! I LUCENERA sono una band che ha ben saputo accostare il lato artistico a quello “imprenditoriale”: i nostri infatti godono già di un singolo accompagnato da un video in rotazione su alcune tv locali, sponsorizzato e ben confezionato, e si muovono in un rock elettronico di facile ascolto e riconoscibile ai più anche nei testi. Si cambia musica con BLOODY PETTING e l''impatto sposta l''aria: convincono nell''atteggiamento, nella tecnica e nell''attitudine scenica, bravi! Si prosegue con the VINTAGE, la band ha un arduo compito: convincere i presenti e soprattutto la giuria proponendo questa volta solo brani propri… e ci riescono, lo spettacolo sul palco è plateale e fiero, la band compatta, i brani soffrono forse di un certo derivativismo negli arrangiamenti ma convince e soprattutto sono credibili in quello che fanno. Arrivano gli HANGIN''TREE e da subito si nota una solare sintonia tra i componenti, con continui sorrisi del batterista che diverte e si diverte… 10 e lode per l''atteggiamento. OVERLOAD cambia le atmosfere sul palco, la musica è tesa, a tratti commovente, ma non disdegna una certa aggressività nei toni, unico neo della proposta è a mio avviso un derivativismo percepibile di alcuni brani. Chiudono la serata i CARTA D''ERITREA, band in bilico tra rock elettronico e un metal d''avanguardia con inserti spesso vicini all''industrial: anche qui l''idea della proposta è interessante e personale. La seconda serata (11-6) si apre con i giovanissimi THE NOSMAS, formazione particolarmente numerosa che propone un rock blues a tratti cabarettistico che soffre ancora di poca esperienza, la continuità darà i suoi frutti, ancora rock con EVEN SOUL dove credibilità ed atmosfere che sfiorano il rock d''annata la fanno da padroni, si respirano i ''70. Particolare attenzione va data all''esibizione degli ENKIL''S EYE, la loro proposta è coerente e compatta,un grunge sputato dall''anima che riesce a coinvolgere le più disparate influenze, ottimi. L''esibizione dei NULLSIGHT è quanto di più potente visto durante tutta la stagione, una band unita, capace di coinvolgere e farsi coinvolgere, impatto sonoro e presenza scenica gli ingredienti di successo, brani ben suonati e presentati con il fiocco. Si prosegue con CLUB11 (una delle band più votate durante la stagione), il loro sound è raffinato e caldo, un brit-rock che guarda in avanti, forse la band con la capacità di scrittura (formula canzone) più matura delle 2 serate. I BLACK SESSION suonano un gothic rock che danza con la dark wave, le chitarre tagliano su di una potente batteria, il basso lega il tutto, la miscela è accattivante. Sentiremo parlare prest