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2005aprile
BENEFIT OF A DOUBT VS BUTTHOLE SURFERS
Captain Nemo''s Rude Magazine vol. 6
Miei prodi, eccomi ancora per un nuovo appuntamento con il Rude Mag.
Questa volta si naviga (e si bonifica of course…) alla cieca. Mi spiego meglio. Mi trovo ad Ottawa ed ho raschiato su dal fondo un inquietante detrito: Benefit of a doubt.
E già il nome implora attenzione. “Burning Amber” è il titolo di questo lavoro del 2004, e se confondo il nome del gruppo con il titolo dell''album è solo colpa della grafica identica.
Sono sei pezzi con i quali sto saggiamente venendo a patti. Si naviga alla cieca, dicevo, perché non so assolutamente nulla di loro, ne quanti sono, né quando lo hanno fatto, né se intendono rifarlo… Perciò lascerò che sia la musica a parlare per loro. Astenendomi, come da tradizione, da qualsiasi commento. Sarà dura…caricamento cd…. Play…. E via che si va con le libere associazioni del Vostro Capitano.
Track 1) Hard con intro acustico e atmosfera vagamente ossianica. Poi la voce, mi narra qualcosa con timbro adolescenziale e attitudine alternativo-qualcosa. Mi vengono in mente i Placebo e non so perché.
Track 2) I suoni sembrano gli stessi, ma l''atmosfera è cambiata, resta il gusto alternativo-qualcosa, ma si saltella un po'' depressi in una domenica mattina uggiosa. Il tiro è comunque acustico. Mi vengono in mente i Cure in vacanza a Cesenatico e non so il perché.
Track 3) Continua l''atmosfera acustica-saltellante con retrogusto depresso. Sembra un giro su una vecchia giostra di un “arcade” abbandonato. La voce si fa un tantino più ruvida.. L''intenzione, tutta anni 90, è sempre improntata all''alternativo - qualcosa. Mi vengono in mente i Cranberries che cantano in fondo all''autobus e non so il perché.
Track 4) Intro acustico e consueto tempo/stacco di batteria. Lo ha usato anche nei brani precedenti. Qui si tentano vortici psichedelici. Il cantante non ha più voce, il tono è comunque narrativo confidenziale. Poi ricomincia il vortice con voce strozzata e depressa. Scherzo finale del batterista complice tutto il gruppo. Mi viene in mente il NULLA e non so il perché.
Track 5) Correzione: lo scherzo finale era l''attacco di questo pezzo. Però giuro che era impossibile capirlo. Infatti proseguono con chitarroni caterpillar e voce che si ostina a cantare la stessa canzone alternativo-qualcosa. Mi vengono in mente i Green Day in pizzeria con il fantasma di Kurt Cobain e non so il perché.
Track 6) Di nuovo il consueto stacchetto di batteria, forse è l''unico che sa fare. Scherzo naturalmente. Qui è tutto come negli altri pezzi. Solo che il brano si tronca ad un certo punto, lasciandoti una fastidiosa curiosità. Come sarebbe finito? Bella strategia. Mi sono venuti in mente i Muse durante un black out e non so il perché
Fine. Ho detto fine, è finito, il tutto è durato 20 minuti, ma sembrano molti di più, roba da provocazione dadaista. Sono basito.
Che fare ora? Come evocare il classico che possa contrastarli? Non resta che affidarci alle libere associazioni e vedere che succede.
Lasciamo sia Tim Matheson/”Hotter” in “Animal House” ad ispirarci: “…Dobbiamo fare qualcosa di assolutamente futile e stupido… e siamo i più qualificati a farlo!” Immortale proposito ribadito da John Belushi / “Bluto Blutarsky” con: “….Ffacciamoloooo!!” Alè!
Signore e signori, ecco a voi il “classicononsoilperchè”. O meglio lo intuisco, infatti qui siamo nel regno dell''imponderabile con “Beneficio di un dubbio”.
Percò beccatevi Butthole Surfers “Piouhgd” - 1991 - Rough Trade
Un disco fuori. Fuori da qualunque progetto e da qualsivoglia scopo. Perfetto.
Lo evochiamo per contrasto e non per affinità, poiché per i Butthole Surfers vale lo stesso interrogativo che mi toglie il fiato dopo l''ascolto di prima: “che musica fanno i Benefit of a Doubt?” e Siamo sicuri che si chiamino proprio così? La risposta è dentro di Voi. Soltanto che è… SBAGLIATA!
Per tornare a “Piouhgd” dei Butthole….Eccovelo. Cominciamo dalla seconda facciata.
8) Blind Man; 9) No I''m Iron Man
Una cover? Mistero. In questi cacofonici<