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15
2005marzo
ULTIME DAL VENETO…E QUALCHE RIFLESSIONE
Nelle tre città venete la “macchina” di emergenza è più operativa che mai. A Treviso il secondo step avanza ed Emergenza riscalda il NewAgeClub a partire dalle 21,30 di ogni sabato sera con grande successo di pubblico, qualità e grinta nelle esibizioni.
A Padova e a Vicenza si è conclusa la fase eliminatoria, seguita, per il Banale di Padova, da un immediato inizio del secondo step, lunedì 7 marzo e, per il Transilvania Elettrica di Bassano del Grappa (Vicenza), da una pausa di qualche settimana, per poi approdare direttamente alle semifinali che inizieranno il 3 aprile.
Grandi soddisfazioni in queste città per chi si occupa dell''organizzazione del festival, soprattutto grazie all''atteggiamento positivo ed entusiasta della maggior parte delle bands in concorso.
Il risultato più gratificante per l''organizzazione sta nel constatare che sono sempre di più le bands che vivono il contest come palestra / vetrina live e secondo lo spirito con il quale è nato: ovvero come l''opportunità di portare la loro musica in palchi prestigiosi e in condizioni ottimali, soprattutto in una realtà nella quale, per molti motivi, suonare dal vivo per bands non conosciute diventa spesso un problema. In tutti i casi, le bands impegnate in Emergenza, fanno dello SPETTACOLO nel tempo, negli spazi che vengono loro proposti, e lo fanno con passione…le attitudini vengono esaltate al massimo e gli equilibri e gli squilibri dell''entità band vengono a galla. In questo modo i musicisti che riescono a cogliere queste sfumature importantissime possono aggiungere qualche mattoncino nella costruzione della loro esperienza.
È importante secondo me che il contatto con la musica sia una sorta di “abbraccio” totale: per chi la sente come una passione, MUSICA diventa anche umiltà, dedizione, creatività, ma anche rigore, capacità di sacrificio uniti a desiderio di libertà.
Guardando e ascoltando le bands, nel mio caso specifico di Treviso, Padova e Vicenza, ho osservato come all''interno di un contesto così vario, ogni gruppo, ma anche ogni elemento ha un suo peso ed una sua individualità, e l''importanza della positività di fronte alle possibilità di suonare e crescere sta anche nel fatto di capire che la musica funziona solo se la si fa insieme. Emergenza, in quanto festival, è anche l''opportunità di vivere un''esperienza comune, di guardare insieme alla stessa cosa, e, perché no? Anche condividere una memoria comune, constatare di avere una passione comune e magari cementare un''amicizia e provare una particolare soddisfazione nel fare e nel fruire musica insieme, ed è di certo un peccato affrontarlo con uno spirito negativo o non costruttivo. L''invito a tutti i gruppi è quello di cogliere il massimo da ogni concerto, incontro, osservazione, anche per non sentirsi mai sconfitti.