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ACOUSTIC FESTIVAL - LA FINALE ITALIANA

Dal giornale di bordo del Capitan Nemo



Oggi 28 novembre attracco per la finale di Emergenza Acoustic nella rude cornice del Jailbreak. Ottima impressione per questa “House of Blues”, ma consiglio il rivestimento dell’orribile pavimento con pvc nero o tavole in legno bruciato e spazzolato. Mi mimetizzo (ci riuscirò?) tra il pubblico lì convenuto per l’evento e mi accingo a ascoltare… non sono affatto prevenuto, anzi… io li amo i suoni acustici… ma, per i mille assoli di Stevie Ray Vaughan (R.I.P.) il vostro Capitan Nemo non è mai stato uno dal cuore tenero. Via che si va! FRANZO da Ancona: mi rende nervoso con la sua scrittura (nervosa, appunto) e una estensione vocale da danno cerebrale (per gli udenti lì convenuti…); le sue melodie sono un tantino monocordi, e poi mi sorge la domanda: Franzo che vuoi da me? Il gradimento del pubblico è comunque meritato, soprattutto per la sua onestà e forza. Però non è per il Capitan Nemo. Si prosegue con GIACOMO DOCIMO che mi ‘abbatte’ subito con una cover del temuto (da me) Battisti. Pessimo inizio però lui è simpatico e contagioso, infatti infila una ‘Blue suede shoes’ subito dopo. L’effetto (dopo Battisti) è inquietante. Si riprende con ‘Shout’ (Belushi docet) e la ‘fa strana’ con coda alla Otis Redding. Un minestrone. Però è simpatico e sicuramente sulla spiaggia con gli amici fa un successone. Comunque mi chiedo: Giacomo (Decimo) ‘perché tanto odio? THE CLEVERNESS mi investono con un’aria tra LigabueCaposselaConte e una voce femminile che ricorda Siouxsie (magari!), però iil chitarrista arpeggia e ha una buna scrittura, e poi mi ricorda Vini Reilli (Durutti Column). Che volete di più? E così tra un arpeggio e l’altro mi chiedo: ‘The Cleverness, are you sure?’ Buone la risposta del pubblico. Poi attacca DANIELE BAZZANI: ma si vede cha fa sul serio. Bel tocco, ottima tecnica, poi si campiona pure live e ha un repertorio più delta che blues. Vocalist femmina con voce roca e soul ma scolasticamente impostata (dove è finito il soul?). ottima prova e bel solo su Creedence Clearwater Revival, pessima l’idea di intrupparci a forza ‘Smoke on the water’/’Another one bites the dust’/’Foxy lady’ alla ricerca del favore del pubblico? Comunque pollice alto per Daniele. Mi scuoto la polvere del sud dagli stivali e mi ascolto i MONOPOLIO DI STATO (nella foto). E pure qui ci siamo alla grande. Due chitarre (maschili) e un basso (femminile) ben intrecciati con ottimi impasti e armonie vocali. Bei pezzi e questo gusto (tutto italiano) delle armonie solari con retrogusto spleen. La voce cristallina e la tecnica dell’angelo centrale mi conquistano e il mio cuore (indurito) si riscalda… bella prova (ora il vostro capitano è soddisfatto). Entusiasmo nel pubblico. Ritorno nel mio abituale stato di ‘predatore pronto al balzo’ e mi accingo a sentire ADRIANO VITERBINI. Subito un tocco potente e intensamente espressivo (sulle prime mi viene spontaneo chiedermi: ‘Adriano che vuoi?’, ma poi va con lo slide ed un torrente in piena di accordi… sono conquistato (ma ancora non convinto troppo). Ci penserà la cover (splendidamente irriconoscibile) di Alanis Morrisette affidata alla voce di quella ‘forza della natura’ che risponde al nome (io origlio sempre) di Lorenza per convincermi all’entusiasmo. Poi Adriano procede (intensissimo) in splendida solitudine fino alla fine… bella prova. Il pubblico (e la giuria) lo eleggono (me compreso ma in silenzio) vincitore della finale: Adriano Viterbini ha vinto (con il grossissimo contributo di Lorenza), egli ci rappresenterà a Barcellona. PROSIT! Però mi rimane l’amaro in bocca per il Monopolio di Stato (comunque vada sarà un successo per voi) e così il Vostro Capitan Nemo (testimone in incognito dell’evento) si alza il bavero del giaccone e si tuffa nella notte. Alla prossima! Chiudo.