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2005avril
WIZ OF OZ - VERDETTI DI MARZO
Ciao miei cari visitatori del magico mondo di Oz; come vanno le cose? Oggi ho pronto per voi un terno di recensioni da varie parti del mondo (come sempre…); bando alle ciance ed andiamo ad iniziare:
FURTHER INFINITY - Project Theory. Tv Chicago
L''idea dei FURTHER INFINITY (forse?) è quella di una musica basata su suoni dissonanti e prossimi al “noise” su un impianto che ha nella “destrutturazione musicale” la struttura stessa dei brani. Tutto questo è lodevole……nell''intezione…..dietro tutto questo però non c''è alcuna base solida musicale sulla quale costruire alcunché; le voci sono involontariamente stonate, dimostrando evidenti limiti; il drumming è scollegato, approssimativo ed irregolare nel beatine (1 ms. più veloce, 2 o 3 ms. più lente…e così via)….a tutto ciò aggiungete brani di una lunghezza esasperante (fino a nove, dico nove minuti…sigh!) tale da indurmi allo sfinimento. Ho anche pensato: ”ma via, questi ragazzi sono dei buontemponi….(…)” BOCCIATI SENZA APPELLO.
PHILLY TOBOGGAN - Demo 2003 Philadelphia
Nessuna nota di copertina…come saranno?
Avete presente gli ZERO SEVEN? Immaginate di prenderli, metterli nella macchina del tempo e catapultarli nel 1968 a Frisco, sottoporli ad un anno di acidi, peyotl e quant''altro, farli ballare tutte le sere per tutta la notte nelle discoteche di allora foraggiandoli di LSD, tanto da ridurli a comportamenti paranoico/ossessivi monomaniaci dovuti a eccessive presenze lisergiche nel sangue. Rispararli con la macchina del tempo nei nostri giorni e registrarli in una monoseduta di studio di molte ore senza interruzione con suoni vintage e missarli in modo altrettanto fuori moda. Vi ho descritto i PHILLY TOBOGGAN; rythm''n''blues, progressioncine in maggiore, ritmi ossessivi alternati ad atmosfere inquietanti, basso in primo piano a sorreggere un impianto musicale fatto di chitarrine wha, organo alternato a piano elettrico, cori e, qua e là, obbligati alla Starsky & Hutch suonato da musicisti fuori dalla grazia di dio…..VERAMENTE INTERESSANTI….che fine avete fatto????
AIMWELL Montreal
Violenti, isterici, melodici e possenti,ripetitivi…..questi sono gli aggettivi che subito mi sono venuti in mente sentendo il demo degli AIMWELL, quartetto di Montreal. Stiamo parlando di metal, del più veloce, che ama tessiture molto melodiche della voce su un impianto ritmico/armonico molto complesso, fatto di break, controtempi ed accenti sui 16-32esimi che rendono i brani tecnicamente molto complessi. Tre-brani-tre al fulmicotone, che non lasciano spazio ad inutili virtuosismi ed autocompiacimenti stilistici; nudi e crudi, suoni azzeccati…..ma ripetitivi e purtroppo monotematici; è quello che fa la differenza in questo genere, anche se l''ultimo brano (dei tre) lascia aperto uno spiraglio ad un approccio meno intransigente riguardo il genere. Comunque BRAVI!
Bene, anche per oggi è tutto….abbiate cura della testata del vostro ampli, non fategli prendere acqua e soprattutto spettate che si freddino le valvole prima di muoverla!!!
A presto!