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22 January 2015

Nerofilmico
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NEROFILMICO @ XIX Festa della Musica

Nerofilmico Rock   22 January 2015 09:20
TRATTO DALL'INTERVISTA SU MUSIC WEB ZINE

Ciao Ragazzi, prima di tutto, chi sono i Nerofilmico?

I Nerofilmico sono Marco Caudai, Danilo Bernini e Flavio Caudai. Siamo tutti della provincia di Roma e proprio nella realtà della provincia affondiamo le nostre radici: si vive una continua contraddizione, in quanto convivono una ristrettezza di vedute generalizzata – sia in ambito sociale che artistico – e un’intimità difficilmente rintracciabile nella realtà metropolitana, mista però ad una scena musicale estremamente valida e attenta ai trend. Tentiamo di farci influenzare da quanto di buono ci sia in tutto ciò. Da diversi anni portiamo avanti la nostra idea di musica attraverso il progetto Nerofilmico: la band è per noi il luogo dove coesistono la passione, la condivisione di una filosofia di vita precisa, la creazione di qualcosa di artistico e gratificante. Un laboratorio di idee, lontano dal mondo del profitto e dalle logiche standardizzate. In sintesi, un gruppo rock !


Come nasce il progetto Nerofilmico e come nascono i brani nella vostra sala prove ?

Nerofilmico è un’idea nata da tre ragazzi; tutti e tre portiamo dentro la lezione del grunge, del punk, degli anni 90 e frequentandoci pian piano ci ritroviamo a suonare in garages e scantinati della provincia per dare forma a questa passione. A distanza di diversi anni il nostro sound si è evoluto, le nostre vedute musicali si sono allargate; abbiamo cambiato bassista più volte prima di raggiungere una line-up stabile, ed in tutto ciò c’è una coerenza nell’aver mantenuto intatta l’identità della band. Oggi possiamo definirci con orgoglio una band che fa rock in italiano, prendendo influenze e sonorità d’oltreoceano, ma non trascurando ovviamente quanto di buono c’è nella scena rock alternativa italiana. In fase di composizione siamo piuttosto metodici: generalmente è Marco a portare in sala un’idea già più o meno strutturata nella musica e nel testo; insieme lavoriamo all’arrangiamento ed ognuno ci mette del suo. Capita anche che l’idea di partenza venga stravolta ed il risultato finale sia sorprendentemente diverso e migliore da ciò che ci si aspettava. Prima di chiudere un brano spesso trascorre del tempo, perché siamo molto puntigliosi sul mood finale e sul fatto che il pezzo “giri”: tentiamo sempre di innalzare ad “un qualcosa di più” la dimensione lo-fi che comunque ci caratterizza.


Pensate che aver scelto i testi in italiano possa porre dei limiti al vostro progetto ?

No, anzi. Crediamo piuttosto che possa dare una maggiore profondità ai testi: considerato che la bellezza della nostra lingua risiede proprio nella sua ricchezza, sarebbe delittuoso non utilizzarla in tutte le sue sfumature. Inoltre pensiamo di avere qualcosa da dire qui, prima che all’estero. Nell’eventualità di un successo planetario, siamo sempre in tempo per ricorrere alla traduzione…


E' una domanda che faccio a tutti : Che ne pensate della scena musicale italiana ?

Non cadiamo nel qualunquismo dicendo che va tutto male. Esiste una gigantesca frattura tra la scena alternativa/indipendente e quella mainstream che passa generalmente in radio ed in tv. Il nostro underground è pieno di gruppi pazzeschi che hanno tanto da dire e nulla da invidiare a quelli esteri. Idee all’avanguardia che meriterebbero spazio nei canali di diffusione principali. E’ anche una presa di coscienza: educare il pubblico all’ascolto di qualcosa che sia più arte che merce, perché sono i gusti del pubblico stesso a determinare i trend e le tendenze musicali. Intendiamo dire che la musica commerciale che si ascolta oggi in Italia, è probabilmente lo specchio dell’italiano medio: più o meno, un disastro.


Preferite rimanere autoprodotti o vi piacerebbe una label che vi tutelasse?

Consideriamo l’autoproduzione un mezzo per continuare a portare avanti le nostre idee in modo integro, senza interferenze, che implicano il sottostare a leggi di mercato che non hanno niente a che vedere con la musica intesa come arte. Questi sono i presupposti che una label dovrebbe avere perché il matrimonio si possa fare. Detto ciò, il mercato discografico è vastissimo, e valuteremo attentamente eventuali proposte, oltre a cercarne di valide.


Chiudo l'intervista dando modo a voi, come a tutti quelli che passano da noi, di lasciare un messaggio ai nostri lettori.

Ci trovate un po’ ovunque nella rete; seguiteci sui vari social network e lasciateci un segno del vostro passaggio…se ne avete voglia ascoltate (ed acquistate!) il nostro nuovo EP.
Vi aspettiamo numerosi ai nostri concerti.

Rock on !

Nerofilmico

www.nerofilmico.altervista.org
www.soundcloud.com/nerofilmico
www.nerofilmico.bandcamp.com
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