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Terza Eliminatoria Emergenza Music Contest @ Afterlife (PG)

Ecco le mini recensioni della terza serata di concerti del Contest Mondiale dedicato ai Musicisti Emergenti



Terza elimintoria Umbra, di casa nello splendido scenario dell’Afterlife live club di Perugia. 

6 band in gara con esibizione finale del vincitore della prima eliminatoria di Roma, FILORA.

Vi raccontiamo come è andata la serata attraverso le recensioni dei live.


Inaugurano il palco della terza serata eliminatoria i Nuera, formazione di 5 elementi residenti nell’Orvietano. Partono subito alla grande, presentando una serie di inediti di chiara matrice funky, con sonorità più moderne basate sullo sviluppo di texture elettroniche che si intrecciano facilmente alle ritmiche melodiche in levare. 

Grande prova di groove, di tecnica e di presenza scenografica. L’età e la maturità artistica dei singoli componenti crea un collettivo musicale di alto livello, in gradi di convincere tutti i presenti in sala e di trascinare anche i componenti delle altre band ad un voto di grande sportività.

Centrano l’obiettivo di presentare il loro sound senza compromessi.

Seconda band sul palco, i Nightraid. Si passa a sonorità rock più classiche, tipiche dell’hard rock anni 80. Due chitarre, basso, batteria e voce solista: un’alchimia che funziona sempre per semplicità e muro sonoro. La loro è un’esibizione sostanziale nella sua semplicità e pulizia; il risultato è un sound di livello, con armonie e melodie sicuramente apprezzabili. Nel complesso però mancano di un momento di picco, facendo risultare l’esibizione piacevole ma un po' piatta. La cover finale di “Higway to hell” entusiasma il pubblico per la storicità del brano, ma non basta a compensare la mancanza del picco emotivo.

Giovanissima formazione di stampo folk, si presentano in formazione completa anche di percussioni, acustica e flauto traverso. La loro giovane età ben si accosta con il genere musicale scelto creando un mix fresco e piacevole di brani inediti. Le sonorità del flauto incantano e trasportano, insieme alla sezione ritmica, in una atmosfera dal sapore irlandese.

L’esibizione risulta pulita ed emotivamente centrata, soprattutto emerge in tutti i componenti della band la voglia di divertirsi sul palco suonando la propria musica, cosa che di sicuro apporta quel qualcosa in più che il pubblico non fatica a riconoscere ed apprezzare. Di negativo, figlio probabilmente anche dell’emozione e della tensione agonistica, c’è da annotare che il cantante si lascia andare in un parlato troppo fitto e veloce, ai limiti del comprensibile, tra un brano e l’altro; ma d’altronde a 20 anni la voglia di urlare al mondo quello in cui si crede è più forte di qualsiasi logica razionale.

Stravincono nel voto della giuria popolare l’eliminatoria e si guadagnano una sporca occasione di andarsi a fare le ossa fuori regione.

Primo progetto solista della serata, IF L, si propone al pubblico armato di chitarra acustica e loop station. Un set minimale che però viene gestito in maniera magistrale, con tanta tecnica di chitarra e di ritmica in loop.

La voce abbinata all’effettistica di armonizzazione esprime anche attraverso i testi un senso di irrequietezza e di sensazioni dolorose.
L’esibizione tradisce una grande emozione, forse proprio perché da cantautore i brani sono vissuti in maniera più personale e non è possibile per lui appoggiarsi emotivamente su altri componenti durante lo show.

Il pubblico apprezza l’eleganza artistica e lo premia come secondo classificato di giornata, mandandolo direttamente in semifinale

Secondo progetto solista in gara, questa volta basato esclusivamente su strumentazione elettronica, in versione strumentale. C’è subito da dire che POM ha avuto coraggio ad esibirsi perché un paio di settimane prima l’hard disk del suo pc si è bruciato distruggendo l’intero progetto musicale a cui aveva lavorato.

La sua esibizione risulta fuori dagli schemi per questo motivo, una completa improvvisazione che esula dai canoni convenzionali. In questo modo viene valorizzato in maniera netta il credo musicale dell’artista, quello che è il suo pensiero alla base di tutto, la massima espressione di libertà non collegata ad un copione standard.

Paga un certo nervosismo, ma d’altronde per lui è stata una vera esibizione da salto nel buio. Peccato che la durata dello show non sia stata maggiore, sarebbe stato interessante scoprire altro del suo pensiero musicale. Il pubblico in ogni caso apprezza e lo premia, votandolo e facendolo classificare terzo di giornata per un accesso in semifinale del tutto inaspettato. Il bello di Emergenza Music Contest è anche e soprattutto questo.

2 VERITA’

Chiude la terza eliminatoria il gruppo de Le 2 Verità, formazione che solo recentemente si è ricostituita riprendendo in mano un vecchio progetto della stessa band.

La formazione è piena di sorprese, con ben 3 special guest a completare la formazione canonica di base con percussioni, violino ed MC finale. I brani rimandano al cantautorato italiano, in special modo influenzati da De Andrè a cui viene dedicato un ricordo proprio nel giorno della ricorrenza del suo compleanno.

I testi sono molto impegnati sul sociale e impegnativi nella propria articolazione; l’intera band cerca di alleggerirne i contenuti con un sound fluido e ricercato, anche grazie all’ausilio degli special guest intervenuti per l’occasione.

Di particolare rilievo il finale di esibizione con l’intervento di una vecchia conoscenza del perugino in veste di MC. Il consiglio è quello di cercare di alleggerire un po' di più i brani, soprattutto dal punto di vista delle tematiche trattate, per cercare un punto di climax e di svolta in grado di coinvolgere di più il pubblico.


Emergenza Music Contest si svolge in collaborazione con MARSHALL RECORDS