RECHERCHE DE GROUPES
WORLD
Dernière mise à jour:

18 mars 2015

M.O.O.D.
Musiciens
3JOUE LIVE!
2CONFIRME LA DATE DE TON CONCERT
1INSCRIS TOI AU FESTIVAL
MEDIAS RÉCENTS
  • VIDÉO
  • AUDIO
  • PHOTO
11/02/2025 14:43:52

KYÖKU

24/02/2025 16:35:17

Thalia







PROCHAINS CONCERTS
Pays

Ville

    PROCHAINEMENT SUR SCÈNE
    se sont inscrits le 26 mars 2025 à 00:16

    Nkoï

    Rock Fusion
    België
    se sont inscrits le 16 novembre 2024 à 17:10

    March.

    Pop
    België
    se sont inscrits le 15 août 2023 à 11:15

    Blunt

    Punk rock
    België
    Prochains dans le monde
    se sont inscrits il y a 19 heures

    Mystery Plays

    New Wave
    Italië
    se sont inscrits le 24 avril 2025 à 14:13

    Biased

    Metal core
    Duitsland
    À LA UNE
    Dust

    Luca Tuccio   18 mars 2015 03:33
    Luca Tuccio   17 mars 2015 03:33
    https://www.facebook.com/pages/MOOD/286839211433960
    I M.O.O.D. (Ministry Of Ordinary Decay) nascono a Roma nel Giugno del 2012 come evoluzione e maturazione musicale di vecchi amici che si rincontrano dopo 20 anni nello stesso garage dei tempi della scuola.
    I componenti provengono da esperienze musicali diverse e anche contrastanti, ciascuna delle quali contribuisce a plasmare il loro mood progressivo. L’influenza maggiore proviene dai Porcupine Tree che risultano essere il loro più evidente punto di contatto, tanto da spingerli a creare nel 2010 un loro tributo: IN ABSENTIA.
    La Line-UP iniziale dei M.O.O.D. è la stessa del progetto IN ABSENTIA, ma subisce presto la defezione temporanea del bassista Alessio Pasquali prontamente sostituito, fino al Dicembre 2014, da Fabrizio Sclano militante in altre band tra cui i “Too Left 2 Be Right”.
    Il risultato è un suono cupo che avvolge senza coprire sintetici testi in inglese che trattano deviazioni mentali come risultante o causa del mondo in cui viviamo. Nenie di disillusione alternate a momenti di ribellione e di rivalsa del proprio stato, alterato dalla visione distorta della mente dei soggetti che i M.O.O.D. ritraggono e che raccontano a volte da spettatori a volte da protagonisti allargando la linea sfocata della loro proiezione sullo sfondo verde del comune senso di normalità
    Luca Tuccio   27 février 2015 01:58