Ultima serata al Traffic di Roma, in cui 7 progetti si sfidano e al termine della quale si tirano le somme su chi sarà presente al prossimo turno: le semifinali.
PREMESSA
Band capitanata da Tiziano, Scapigliati appunto, che da anche il suo nome alla band.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Lo stile è assolutamente “NU POP”, quello proposto da qualche anno a questa parte da artisti che condividono gli stessi autori ed editori, come per esempio tutta la “leva” venuta fuori dai talent. Il trademark è lo stesso, stessa incisività, dinamiche simili e alternanza tra arrangiamento in accordi maggiori e testo positivo e propositivo, ad arrangiamento in minore, per rafforzare un testo che esprime malinconia o nostalgia. L’amore è il tema affrontato nelle lyrics. Una costante. Da premiare il pizzico di irriverenza che Scapigliati aggiunge ogni tanto tra le frasi.
TECNICA
Il pop italiano, per tradizione, ha sempre avuto interpreti e musicisti di altissimo livello. Nell’esecuzione dei brani proposti viene comunque dato il giusto risalto al lato tecnico. Musicisti preparati ed in grado di dare il giusto contrappunto alla voce di Scapigliati.
Egli stesso dimostra ottime capacità tecniche e feel quando decide di imbracciare la chitarra. Dovrebbe farlo molto più spesso.
CARISMA LOOK
Catturano l’attenzione del giovane pubblico, con uno stile ammiccante, ed attitudine non da meno. Sul look, nulla di particolare da consigliare per gli altri presenti sul palco: basta evitare gli eccessi, poiché da quel punto di vista, gli occhi sono comunque puntati sul frontman.
CONCLUSIONI:
Passa il turno al terzo posto nella serata. Lo attendiamo alle semifinali di Aprile!
PREMESSA :
Già presenti l’anno scorso, come progetto Hip-Hop, Riccardo (Erre Punto) ed il suo socio Midas si ripresentano in una veste nuova, con un dj, proponendo uno stile con un piede sempre saldo nel hip hop ed uno nella trap.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Testi geniali e superiori alla media nazionale, anche rispetto ai big del genere. Il loro “ondeggiare” tra i due stili rende articolato il confronto. Hanno assolutamente le carte in regola, vista anche la giovane età, per affermarsi nel loro territorio di competenza.
TECNICA
Conoscono molto bene il territorio in cui si muovono. Notevole il cambiamento soprattutto di Erre Punto, che tiene i suoi pezzi più funzionali all’economia del brano, piuttosto che “cantarsi sopra” come prima. Meno parole ma più efficaci. Cantano in autotune, e la cosa non dispiace, visto l’utilizzo funzionale che i due ne fanno.
CARISMA LOOK
Il pubblico presente canta i loro brani, e questo è già sintomatico. Movimento ed attitudine sul palco, anche se al momento cantano un po' più per se stessi. La Trap è un sottogenere in cui per emergere bisogna trovare una caratteristica distintiva, forse anche più della cifra stilistica.
CONCLUSIONI:
Introdurre elementi che non siano già visti su un palco di un concerto trap sarebbe la svolta. Banale essere eccessivi, forse il punto di forza è il fatto di avere qualcosa di profondo da dire senza cadere nell’eccesso. Stravincono la serata, ed oltre alla semifinale avranno la possibilità di esibirsi come ospiti di serata in una città a loro scelta, tra quelle in cui è presente il festival.
PREMESSA:
Quartetto con formazione classica voce-chitarra-basso-batteria.
Rock italiano, sfumature parecchio stoner, a tratti ricordano pesantemente i ritmo tribale di “karma” e i Litfiba pre separazione Piero – Ghigo (solo a livello strumentale).
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Siamo su un sound che richiama le desert sessions, molto sudore e polvere. Partire con il brano più lento non aiuta nella dinamica dell’esibizione. La grinta c’è ma sembra più implodere che esplodere. Il vocalist sceglie bene le linee vocali ma tende a renderle tutte piuttosto simili.
TECNICA
Sezione ritmica precisa, chitarra assolutamente al servizio dei brani.
CARISMA LOOK
Il cantante fa un ottimo lavoro interpretativo. Si percepisce il pathos con cui rimarca alcune parti del cantato. Per il genere proposto, il look è assolutamente in linea su tutto. Riguardo l’attitudine, a prescindere dal numero di persone sotto al palco, è consigliabile dare sempre il 150% di quello che si ha. Take no prisoners!
CONCLUSIONI:
Penalizzati dalle poche persone presenti durante l’esibizione, non passano il turno successivo. Ci auguriamo che per la band sia stata un’esperienza positiva e di crescita.
PREMESSA
Brillante e dotato quintetto cantautoriale. Solari e nostalgici allo stesso tempo. Negli arrangiamenti strumentali ricordano le grandi band legati al mondo dell’autorato: gli Stadio e i Nomadi su tutti.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Scrittura brillante, brani radiofonici e come già detto in precedenza, poter proporre musica “popolare” prevede un’ottima conoscenza dei giusti arrangiamenti. La band di Guadagnini ha assolutamente qualità su questo fronte.
TECNICA
Musicisti assolutamente preparati, poliedrici. Sezione ritmica assolutamente da applausi.
CARISMA LOOK
Il carisma è forse la caratteristica più evidente della band, ed in primis dell’artista Guadagnini. È assolutamente visibile il “mestiere”, l’evidenza di avere una lunga esperienza di palco. Sa come gestire i diversi momenti del live, con esperienza. Il pubblico lo segue e lo accompagna.
CONCLUSIONI:
Passano agevolmente il turno. Ci attendiamo un altro show così carico anche nelle semifinali.
PREMESSA:
power trio composto da cantante/bassista, chitarrista e batterista. Una proposta musicale che viaggia tra lo stoner e il metal-grunge alla Alice in Chains.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
L’elemento che suscita più curiosità è il continuo fluttuare, a volte in maniera più evidente, a volte meno, tra lo stoner, l’hard rock e il metal-grunge.
Un viaggio che parte dai Tool, scivola sul rock seventies dei Rush, per poi (vocalmente) atterrare sugli Alice in Chains.
I testi, in italiano, denotano una buona capacità nella scrittura. Ottimi.
TECNICA
Layne Stanley è probabilmente stato un grande maestro per il vostro vocalist, cosi come lo è stato Geddy Lee al basso. La chitarra tesse trame molto funzionali al pezzo, pur suonando spesso dispari non si “suonano mai addosso”.
CARISMA LOOK
All black look e non si sbaglia. Rock ‘n roll!
CONCLUSIONI:
Passano il turno ed approdano alle semifinali.
Unica osservazione: "mangiare" il pubblico presente, dare il 150% e lasciare una pozza di sudore nel pezzo di palco di competenza è un obbligo morale per chi suona rock ‘n roll.
PREMESSA
Salgono sul palco in 5: bassista, chitarrista, tastierista, batterista e cantante donna, l’unica della serata dietro ad un microfono. Rock ‘n blues al fulmicotone sin dalla prima nota, e che richiama immediatamente il pubblico sotto al palco.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
La band dimostra una disinvoltura assolutamente clamorosa, sia dal punto di vista della scrittura che degli arrangiamenti. Elettrica col bottleneck come ottimo inizio, basso che insieme alla batteria crea una struttura su cui chiunque si appoggerebbe sereno, tastiere funzionali al brano e una voce che sorprende tutti sin dalla prima nota.
TECNICA
Partendo dalla voce, potentissima, calda, dal sapore sia afro che soul si arriva al basso, altro elemento assolutamente di spicco a livello tecnico. Un groove invidiabile, alternato a varie tecniche, alcune pirotecniche come il tapping a due mani. Chitarra che nello stile esprime tutto il suo feel, intensa e ululante. Tastiere che emulano i grandi suoni hammond c3/b3 con un’esecuzione tecnicamente perfetta. E’ assolutamente evidente che ci troviamo di fronte ad una band che ha calcato centinaia, se non migliaia, di palchi.
CARISMA LOOK
Il look minimal, ma assolutamente studiato, denota l’intenzione del gruppo di voler lasciare totale spazio alla parte interpretativa e canora della dotata singer, assolutamente protagonista indiscussa della performance della band, ed amalgamandosi perfettamente alle linee melodiche ed armoniche costruite per lei dalla band stessa.
CONCLUSIONI:
Applausi a scena aperta da parte del pubblico, che ne conferma la presenza alla fase successiva. Li rivedremo in semifinale.
PREMESSA
A chiudere l’ultima serata eliminatoria il combo rock di 4 elementi, Garg & i Dirockati.
Rock italiano, con matrice riconducibile ai grandi nomi del rock italiano (su tutti gli ultimi Timoria e Ligabue) e slanci da moderno punk rock (Green day è il primo nome che viene in mente).
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
La struttura dei brani non è particolarmente articolata, dando più spazio e risalto alla parte cantata. Le idee sono buone, possono insistere sulla strada intrapresa; i testi in italiano risultano interessantissimi. Un lavoro più incisivo, oltre all’ amalgamare riferimenti a band iconiche che sono sicuramente fonte di ispirazione, dovrebbe essere eseguito soprattutto sulla ricerca di un suono più personale e una dimensione che renda la band più riconoscibile e identificativa.
TECNICA
La sezione ritmica è la parte più efficace e incisiva del combo. Le chitarre, quando sono 2 sul palco, dovrebbero costruire un intreccio più articolato per evitare di appiattire la struttura sul quale il cantante si cimenta, tra l’altro con buonissimi risultati.
CARISMA LOOK
Nulla da eccepire, si presentano sul pezzo e con un ottimo feeling col pubblico.
CONCLUSIONI:
Non passano il turno, ma visto il feeling tra di loro e quello che sono riusciti a dimostrare sul palco abbiamo da ben sperare per il futuro! In bocca al lupo!