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Seconda eliminatoria di Emergenza Music Contest a Bergamo

Continuano i concerti al Druso per le eliminatorie del concorso internazionale



PREMESSA

Apriamo la seconda eliminatoria di Emergenza Festival per la città di Bergamo, con gli M3G2, una band di esperienza formata da 5 componenti, Batteria basso, una chitarra elettrica, voce maschile e un elemento jolly che si sposta dalla tastiera alla chitarra acustica dove serve.


SCRITTURA E ARRANGIAMENTI

Il quintetto porta sul palco del Druso un repertorio di brani originali dalla stesura un po’ retrò, ma comunque ben scritti. Gli arrangiamenti hanno una loro dimensione ben precisa e studiata, il sound d'insieme è compatto e di sicuro avere un componente che si sposta tra tastiera e chitarra acustico è un valore aggiunto che dà l'opportunità alla band di gestire la parte strumentale con uno strumento in più.


TECNICA

Sono tutti tecnicamente bravi, il compito lo portano a casa con una promozione sicura, ma manca il mordente, l'intensità e la convinzione della propria performance.


CARISMA LOOK

Il look non ci lascia senza parole, ma in fin dei conti funziona, il front man si presenta con un gilet di jeans e occhiali da sole, come nella miglior tradizione da rocker, anche il batterista segue a ruota con la sua camicia sbracciata, mentre gli altri componenti puntano un po' di più sul classico.

ATTITUDINE E SHOW

Lo show è un po' asettico, nonostante la band sembra abbia avere diversa esperienza di palchi. E' vero, non hanno un gran seguito e quindi fare un concerto a tutto tondo non è semplice, ma gli sguardi dei vari componenti dei M3G2 non sono mai rivolti verso i presenti in sala, bisogna in ogni occasione essere in grado di farlo.


CONCLUSIONI:

La band riesce a passare il turno e li rivedremo in semifinale, speriamo con un live più adrenalinico viste le ottime premesse.


PREMESSA

La seconda band della serata è un tributo a Bon Jovi, ma rivisitato in chiave personale che dà quel tocco in più, rendendo il progetto più un omaggio che un tributo.


SCRITTURA E ARRANGIAMENTI

La scrittura ovviamente è affidata a Bon Jovi, quindi il progetto da questo punto di vista non è giudicabile, ma riarrangiarne alcune in chiave acustica è una buona idea soprattutto per diversificare il prodotto. Bisogna ammettere che sono pensate molto bene, perchè non sono semplicemente in tono più acustico, ma sono proprio riviste, al punto di sconfinare in altri generi e alcuni tormentoni della band americana assumono tutto un altro sapore.


TECNICA

Sono tutti tecnicamente bravi, sanno come far rendere i pezzi al meglio e il frontman ha una voce di grande potenza, somigliante stilisticamente a quella di Jon, ma ha comunque una nota personale.


CARISMA LOOK

Total black e pelle, il look che non stupisce, ma con cui non si sbaglia mai.


ATTITUDINE E SHOW

E' una band d’esperienza, hanno un ottimo interplay, sul palco si guardano, interagiscono tra loro, godono l'uno della musica dell'altro. Manca però l'interazione con il pubblico, compito facilitato dal fatto che i brani si conoscono e che il cantare con loro è subito dietro l'angolo. Da pensare per la semifinale.


CONCLUSIONI:

Passano il turno e li rivedremo sul palco del Druso per la semifinale in Aprile.

PREMESSA

Piso è un solista che con l'ausilio delle sue basi, porta sul palco un pop elettronico in italiano di propria produzione.


SCRITTURA E ARRANGIAMENTI

Per ciò che riguarda l'aspetto di scrittura e arrangiamento abbiamo un conflitto interiore. I brani di Piso, infatti, sono anche piuttosto orecchiabili e arrivano all'orecchio dell'ascoltatore con grande facilità, dall'altra parte però rimangono rinchiusi in uno schema piuttosto elementare, che ad un certo punto il alcune parti sembra sfociare un villaggio vacanze di fine anni 80. Le basi sono ben prodotte, ma la scelta di alcuni suoni, di cui apprezziamo comunque l'elettronica, sembra ancorata a suoni appartenenti a qualche decennio fa.


TECNICA
Piso fa il suo, non eccelle per tecnica, ma porta a casa il compito con un discreto dato anche in segno di incoraggiamento.
CARISMA LOOK

Jeans strappati, maglietta bianca, occhiali da sole, per il genere avrei osato di più con almeno un tocco di colore flou, ma tutto sommato ha un suo perché.


ATTITUDINE E SHOW

Lo spettacolo scorre piuttosto veloce, segno che i brani ci scivolano addosso senza annoiarci. Pur essendo da solo, tiene bene lo stage. Spiega la genesi dei brani, ci racconta per chi non lo sapesse che sono tutte sue produzioni, spiega il tema dei pezzi e invita la gente a ballare, anche se nessuno si muove. Ci prova, apprezzatissimo il tentativo.


CONCLUSIONI:

I voti conquistati non sono sufficienti al passaggio diretto del turno. Scopriremo alla fine di Marzo se il ripescaggio lo premierà portandolo in semifinale. 

Skies on fire
PREMESSA

Gli Skies on fire sono una band non più di primo pelo formata da batteria, basso e due chitarre elettriche di cui una alla voce principale.


SCRITTURA E ARRANGIAMENTI

Gli Skies on Fire hanno un repertorio interamente originale in lingua inglese. Alcuni brani sono decisamente più interessanti di altri. “Son of the stars” (se non ci sbagliamo) è sicuramente il loro pezzo migliore.

TECNICA

Iniziano il live un po' in sordina, hanno bisogno di un po' di riscaldamento prima di esprimersi al meglio. In effetti dopo qualche brano il concerto inizia a rotolare meglio e la band trova una propria dimensione.


CARISMA LOOK

Nero e rosso, sono i colori scelti dal quartetto. E' studiato e ci piace. Il papillon del cantante richiama le strisce sulla camicia sbracciata del bassista e il logo su quella dell’altro chitarrista, perfino la diavoletto è in tinta, tracolla compresa!


ATTITUDINE E SHOW

Si sciolgono mano a mano, e ci convincono di più con il trascorrere del live. Infatti vero la fine dello spettacolo non sono più impallati, hanno fatto il giro di rodaggio e iniziano a muoversi di più guardando giù dal palco. Indubbiamente un pubblico più numeroso li avrebbe decisamente aiutati nel fare un live più coinvolgente.


CONCLUSIONI:

Passano il turno con un secondo posto che li porterà direttamente in semifinale. Siamo curiosi di rivederli sul palco del Druso convinti che la band abbia margine per fare un live ancora migliore.

PROGETTO Zero
PREMESSA

Cambiamo genere con i Progetto zero, il trio ci porta infatti nel mondo del post punk all'italiana, con tematiche sociali e punti di riferimento tipo i Diaframma.


SCRITTURA E ARRANGIAMENTI

I brani all'interno della loro dimensione hanno ragione di esistere. Il progetto è ovviamente tutto in italiano e tratta temi attuali, dalla politica (pur dichiarandosi non politicanti) alla socialità. E' tutto un live ad alto tasso adrenalinico, in effetti alla lunga per chi non è estimatore del genere è difficile poter riconoscere un brano dall'altro in quanto i pattern di batteria sono molto simili per struttura e bpm. (ogni tanto raddoppiano).


TECNICA

I progetto zero iniziano come un diesel, hanno bisogno di qualche minuto per ingranare al meglio. Ricordiamo comunque che anche il punk, per quanto sia un genere minimalista, ha bisogno di tecnica per essere eseguito e l'attenzione al dettaglio può sempre fare la differenza


CARISMA LOOK

Look total black, senza guizzi e senza sbagli.


ATTITUDINE E SHOW

Questi dovrebbero esseri i concerti in cui una folla poga sotto al palco, purtroppo questo aspetto è mancato tanto all'interno del loro show. I live di questo tipo dovrebbero essere sudati, che ti fanno trattenere il fiato per tutti i 25 minuti. A questo proposito ci sentiamo di bocciare la sedia a mo' di leggio per tenere i testi, stilisticamente rovina le loro radici.


CONCLUSIONI:

Non riescono a passare direttamente il turno direttamente, potrebbe essere il ripescaggio a portarli in semifinale, ma per saperlo dovremo attendere la fine di Marzo. Element
PREMESSA

Sono due i solisti di questa serata, ora è il momento di Element. Anche lui si presenta sul palco con le sue basi per presentarci il suo progetto di brani originali.


SCRITTURA E ARRANGIAMENTI

I brani sono ben pensati, sono in maggioranza in lingua italiana, arrivano dal mondo dell'hip hop per mescolarsi sapientemente alla black music, con punte di soul, fino a qualche spruzzata di jazz. Le produzioni sono ben fatte con ottima scelta di suoni.


TECNICA

Il risultato finale è più che interessante, attenzione ad articolare bene le parole, perché all'interno di questo genere spesso una delle caratteristiche più importanti è far capire bene ogni singola parte del testo.


CARISMA LOOK

Maglia nera con disegnate sopra una grande quantità di cuffie, jeans larghi e cappellino nero con visiera. In linea con la propria proposta musicale.

ATTITUDINE E SHOW Se la cava bene sul palco o almeno cerca di fare il suo meglio. Non è facile essere da soli su un palco grande come quello del Druso, lo comprendiamo, ma se questa è la strada che si è scelta di intraprendere allora è da portare a termine con successo.


CONCLUSIONI:

Purtroppo i voti ottenuti non gli permettono di arrivare direttamente in semifinale, ci sarà ancora da giocare la carta ripescaggio.