Penultima sfida al Traffic Live Club di Roma, dove sette agguerritissime band si sono sfidate in un clima di festa, proponendo repertori molto differenti che hanno soddisfatto i palati più diversi tra il pubblico presente.
PREMESSA
Il duo composto da chitarra acustica, armonica e lap-steel ha l’arduo compito di aprire le danze in una agguerrita serata eliminatoria in cui 7 band fortemente motivate si sono alternate sul palco del Traffic Club.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Molto fluida la sequenza delle canzoni eseguite, i Man’s Sound ci regalano un live coerente dall’inizio alla fine, con richiami nostalgici al folk rock ed all’ heartland rock statunitense degli anni ’80.
Probabilmente il cantante ha nel suo passaporto “New Jersey” come luogo di nascita, tanto è il mood interiorizzato e mutuato dal “the Boss” per eccellenza (Bruce Springsteen per i più distratti).
TECNICA
La chitarra segue gli stilemi heartland rock, strumming alternato da arpeggi ed accordature aperte nei momenti più intensi. Si respira aria di East Coast, quella di Bob Seger, il già nominato Springsteen.
Ad appoggiare, colorare e sostenere il cantante-chitarrista, il supporto di una national dobro (chitarra resofonica) con accordatura aperta e suonata come una lap steel, appoggiata sulle ginocchia con l’utilizzo di uno slide sul manico. Il sostegno di quest’ultimo impreziosisce la performance, aggiungendo in alcuni brani anche l’armonica.
CARISMA LOOK
Look semplice e coerente con il genere cantautorale proposto, ci piace il richiamo al vintage che si intravede dai dettagli e dagli accessori dal sapore country.
CONCLUSIONI:
Non passano il turno, pur dimostrando ottime capacità tecniche ed interpretative. Ad ogni modo, fino alla fine delle fasi preliminari potrebbero sperare in un ripescaggio in base ai voti delle altre serate.
KARMABLUE
PREMESSA
Formazione insolita ed inaspettata, ci propone un repertorio originale in cui lunghi intermezzi strumentali si alternano alle interpretazioni canore di una delicatissima front-girl.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Piacevoli influenze post-rock e space-rock, evidenti soprattutto nelle linee melodiche delle chitarre, che ci regalano un bel viaggio al di fuori della mura del club.
I testi sono in italiano, leggeri e poetici.
TECNICA
Sezione ritmica ben presente, con si limita ad un ruolo secondario e si fa sentire con richiami allo stoner ed alla psichedelica ‘70s in alcuni passaggi. In generale, comunque, i brani sono ben eseguiti senza particolari sbavature
CARISMA LOOK
Etereo e puro il look della cantante, genera un voluto e singolare contrasto con il resto della band che si muove sul palco con discrezione e look semplice e low profile.
ATTITUDINE E SHOW
Si muovono agevolmente sul palco, e qui si denota l’esperienza pregressa dei singoli elementi. Potrebbero forse osare di più e puntare verso uno stile più definibile
CONCLUSIONI:
Non passano il turno, pur dimostrando ottime capacità tecniche ed interpretative. Ad ogni modo, fino alla fine delle fasi preliminari potrebbero sperare in un ripescaggio in base ai voti delle altre serate.
PREMESSA
Una formazione ricca, dove si mescolano palesemente elementi provenienti da diverse realtà musicali, spaziando dal jazz al folk ai ritmi etnici tipici della musica world. Un melting pot visto già in produzioni come i Mr Bungle del primo disco, da cui mutuano (probabilmente incosapevolmente) i suoni e molti arrangiamenti (i Ritmiko meno estremi, in questo caso).
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Arrangiamenti tipici della musica occidentale si mescolano a ritmi tipici di continenti lontani, creando un equilibrato mix di suoni.
Esibizione mai banale, ricca di incursioni di strumenti musicali dal fascino esotico (jambe,raintube) alternati all’energia del sax e delle chitarre.
TECNICA
Il drumming è vigoroso ed intenso, il basso disegna linee precise e mai banali, le diverse percussioni in pieno stile afro arricchiscono dando vigore ritmico ai brani: il nome della band Ritmiko non poteva essere più azzeccato.
Di primo rilievo le esecuzioni al sax, che regalano quel mix ben equlibrato tra musica afro-cubana e musica jazz.
CARISMA LOOK
Ci piacciono i richiami etno-folk visibili negli accessori. Forse si potrebbe osare di più aggiungendo anche ulteriori dettagli e caratterizzando il look di tutti i componenti della band, non solo di alcuni.
ATTITUDINE E SHOW
La band riesce a smuovere il pubblico in sala, che inizia spontaneamente a battere le mani a ritmo dell canzoni proposte. Il genere stesso, in sé, non rende difficile questo compito.
CONCLUSIONI
I Ritmiko ci regalano un momentaneo viaggio verso continenti esotici, passando agevolmente il turno con evidente apprezzamento del pubblico.
PREMESSA
Il sound dei Blocco24 è un equilibrato mix di influenze elettro-wave con contaminazioni pop, che fin dalle prima note ci riporta alle atmosfere londinesi dei primi anni ’80, sulla scia di gruppi storici come i Cabaret Voltaire, i Cluster di Brian Eno, La Crus…
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Ci regalano un live coerente ed energico dal primo all’ultimo brano. Tutte le basi elettroniche, indiscusso punto focale del concept della band, appaiono studiate nel dettaglio e denotano intelligenza compositiva e ricercatezza.
TECNICA
Tutti gli strumenti risultano ben amalgamati tra loro, nessuno prevarica sull’altro. L’uso del trigger di batteria arricchisce il sound ed è molto funzionale alla resa acustica che la band vuole trasmettere. Linee melodiche delle chitarre minimal, ma intense e coerenti con il genere proposto.
CARISMA LOOK
Il look minimal si sposa perfettamente con le atmosfere dei brani, il total black ricalca le atmosfere anni ’80 cui la band fa evidente richiamo, con qualche sobrio accenno al dark.
ATTITUDINE E SHOW
Energici, disinibiti, sono sul palco con totale padronanza dello show che mettono in atto. Si potrebbe forse pensare di lasciare maggior spazio fisico al cantante, liberandolo parzialmente dalla sofisticata strumentazione che potrebbe limitarne i movimenti a discapito delle indiscusse doti interpretative?
CONCLUSIONI
Vincono la quarta eliminatoria e potranno esibirsi in uno o più club che ospitano il nostro Festival, sia in Italia che all’estero, dove troverebbero sicuramente terreno fertile per la loro musica.
PREMESSA
La band ci coglie di sorpresa non appena monta sul palco, l’attitudine è fresca, divertente e goliardica.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Divertenti gli intermezzi discorsivi inseriti nei brani, i testi in italiano si dimostrano irriverenti ed a tratti geniali. Alla band consigliamo di lavorare di più sulla composizione strumentale dei brani, superare la classica struttura compositiva. Cercare anche una propria evoluzione che caratterizzi maggiormente le linee melodiche proposte.
TECNICA
La band è assolutamente pronta per esplorare nuovi territori oltre quello che eseguono come “comfort zone”, ne hanno assolutamente le capacità tecniche. Dovrebbero semplicemente “osare” di più. Elio docet, ovvero la padronanza di diversi stili non deve essere semplicemente fine a se stessa ma a servizio di cosa si vuole raccontare. Creare diverse atmosfere per diversi argomenti trattati aiuta a dare più risalto a testo ed interpretazione. La band potrebbe essere pronta ad un bel salto con estrema facilità.
CARISMA LOOK
Look stravagante ed impertinente, la band porta sul palco una piacevole ventata carnevalesca. Tra ausiliari del traffico, parrucche e incursioni inaspettate di maiali, rallegrano il pubblico con simpatia e genialità.
ATTITUDINE E SHOW
Fondamentale avere maggiore movimento sul palco, da una band così anticonformista ci si aspetterebbe un forte dinamismo, che invece rimane sopito, penalizzando molto la resa complessiva dello show. Suggeriamo magari di studiare delle tecniche per interagire maggiormente con il pubblico, attingendo magari a performance di cabaret e commedia.
CONCLUSIONI
Non passano il turno, pur dimostrando ottime capacità tecniche ed interpretative. Ad ogni modo, fino alla fine delle fasi preliminari potrebbero sperare in un ripescaggio in base ai voti delle altre serate.
PREMESSA
La band propone un repertorio composto prevalentemente da cover di brani assai conosciuti estrapolati dalla scena rock e grunge anni ’80-’90.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Quando si opta per l’esecuzione di cover assai famose, il confronto con voci iconiche del passato rischia di essere veramente un’arma a doppio taglio!
La band dovrebbe lavorare per trovare una dimensione propria, incanalarsi in uno stile personale su cui proseguire la propria strada nel mondo della musica e studiare un sound più ricco ed identificativo.
TECNICA
Non impeccabile l’esecuzione vocale. Si potrebbe forse pensare di arricchire la voce principale con dei cori o degli effetti? Consigliamo, nel caso di cover, di puntare al lato emotivo ed alla loro re-interpretazione in chiave personale piuttosto che all’emulazione.
CARISMA LOOK
Look semplice e discreto, in linea con le intenzioni dei generi musicali proposti.
ATTITUDINE E SHOW
Fin dalle primissime note della cover di Nutshell degli Alice in Chains il pubblico si esalta, ma è, a nostro parere, nell’ultimo brano, l’unico originale proposto dagli Any Given Friday, che la band dimostra le proprie potenzialità e fa intravedere la direzione verso la quale può incanalarsi.
CONCLUSIONI
Non passano il turno, pur dimostrando buone capacità tecniche ed interpretative. Ad ogni modo, fino alla fine delle fasi preliminari potrebbero sperare in un ripescaggio in base ai voti delle altre serate.
PREMESSA
La band chiude la serata mantenendo alta l’energia del pubblico, che acclama il gruppo non appena calcato il palco.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Richiami evidenti al classic pop-rock anni ’90, anche se potrebbero insistere maggiormente sulla ricerca di una dimensione più personale e trovare delle caratteristiche distintive con cui identificare la band.
TECNICA
L’esecuzione è senza particolari sbavature ed il groove rimane sempre ad un alto livello, posto anche il fatto che non ci sono arrangiamenti particolarmente complessi. E’ anche vero che pure i Ramones suonavano con 2 accordi, ma anche quelli vanno suonati con la giusta intensità. Il cantante si sposta su territori molto cari al pop-punk, in alcuni istanti si possono udire le stesse sfumature e chiusure di strofa di Billie Joe Armstrong (Green Day), mentre il resto della band ha un approccio più rock ‘n roll tradizionale.
CARISMA LOOK
Look agguerrito, ben rispecchia lo stile musicale proposto: cappellini, gilet, camicie a quadri ci rimandano senza indugio agli inizi degli anni ’90.
ATTITUDINE E SHOW
Buona tenuta del palco, I Rednecks rilasciano dall’inizio alla fine della performance una bella energia e riescono ad interagire positivamente con il pubblico, che ricambia con entusiasmo.
CONCLUSIONI
Passano agevolmente il turno, forti del consenso del pubblico. Sarà interessanti vederli nelle prossime fasi confrontarsi con band di altrettanto impatto.