PREMESSA
Sono le 20:30 e si inizia con la quarta eliminatoria di Emergenza Festival a Milano, nonostante la minaccia del brutto tempo l’atmosfera al Legend è caldissima e già la sala è gremita di spettatori attenti per la prima band della serata. Gli Heidrun sono un quartetto di ragazzi formato da batteria, basso e 2 chitarre elettriche di cui uno alla voce principale.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Presentano un repertorio di brani originali in lingua inglese, davvero ben scritti. I ritornelli rimangono impressi nella memoria, e soprattutto “Red moon” il secondo pezzo in scaletta, funziona. Suonano un rock classico, ma con l'ausilio delle sequenze che aggiungono l'elettronica al punto giusto, riescono a svecchiare il tutto dando quel tocco di personalità in più. La crescita da un punto di vista musicale può orientarsi verso l'utilizzo delle pause, una variazione di dinamica all'interno dei loro brani può renderli ancora più d'impatto.
TECNICA
Ottima la voce, precisa e di gran carattere, con un timbro riconoscibile. Il frontman canta e rappa portando a casa il risultato a pieni voti, supportato da cori impeccabili. Anche la sezione ritmica tiene botta dandoci un bel pugno nello stomaco fin dal primo brano.
CARISMA LOOK
Come spesso vediamo sul palco è il nero a farla da padrone. Anche in questo caso non ci sono grandi sorprese a parte il frontman che spicca con una bella t-shirt bianca. Sono comunque coerenti con il genere che fanno e il colpo d'occhio non manca.
ATTITUDINE E SHOW
Si ritrovano per forza di causa maggiori a suonare davanti ad un pubblico seduto e per di più sono i primi a salire sul palco. Sono 2 aspetti che sicuramente non aiutano una band ad eccellere in presenza scenica. Per loro invece sembra che la cosa non incida. Tengono la scena piuttosto bene, coprendo tutti gli spazi del palco e avendo una buona interazione con il pubblico. Attenzione, tutta la band deve essere coinvolta nel rendere al meglio la presenza scenica, anche il chitarrista solista deve avere l'accortezza di guardare il pubblico.
CONCLUSIONI:
Il progetto è buono, ha sicuramente tutte le carte in regola per avere buoni risultati e ha ulteriore margine di miglioramento. Raggiungono il secondo posto e li rivedremo volentieri in semifinale
PREMESSA
Gli Underframe sono già noti ai palchi di Emergenza Festival, sono infatti al secondo anni di partecipazione anche se li ritroviamo con una formazione rinnovata. Loro si muovono nel mondo della new wave. Il progetto prevede 6 componenti di cui 2 cantanti principali, batteria, basso, chitarra e 3 tastiere.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
I brani sono stilisticamente ben concepiti per muoversi all'interno del loro genere e chitarra basso tastiere se la cavano bene sia per le idee che per le esecuzioni. La parte ritmica però non rotola come dovrebbe e anche la parte vocale in alcuni momenti incerta, questi aspetti fanno perdere il guizzo al loro live tendendo a renderlo piatto.
TECNICA
E' una band di cui possiamo più parlare delle potenzialità che della realizzazione. Ci sono 2 voci principali, entrambe interessanti ed estremamente diverse che potrebbero essere un valore aggiunto per ciò che riguarda armonizzazioni e intrecci vocali, ma la cosa non succede. Il timbro di uno dei due frontman è profondo, interessante, con una voce estremamente particolare, ma parte davvero in sordina per poi riprendere la retta via dopo la prima parte del concerto. Vogliamo sentire più sicurezza da parte delle voci e sicuramente togliere gli spartiti al batterista per suonare con più naturalezza.
CARISMA LOOK
Da una band new wave ci aspettiamo di più, è tutto un po' accennato, non c'è un reale pensiero dietro alla scelta dell'outfit. Può essere pensato e fatto tutto più in grande, è il palco che lo chiede. Il primo accorgimento è quello di spostare la centralina dell'in ear monitor dietro sulla schiena e non davanti.
ATTITUDINE E SHOW
La presenza scenica è davvero statica, si vede che ci sono tutte le buone intenzioni a partire dal tentativo di guardare il pubblico e con piccoli movimenti da parte dei cantanti, ma il tutto va studiato e reso più sicuro.
CONCLUSIONI:
I presupposti ci sono, l'entusiasmo è tantissimo. E' una band che ci crede ed è consapevole dei propri limiti, pronta ad affrontarli per migliorarsi. Conquistano il terzo posto e vedremo come saranno in semifinale.
8 Corde - Duo Acustico
PREMESSA
Li guardi sul palco e non scommetteresti su di loro nemmeno un centesimo, sono un duo improbabile a vedersi, un signore distinto alla chitarra e un autentico personaggio dai capelli viola alla voce principale, eppure la follia paga e dopo un attimo di smarrimento vieni rapito dallo strabordante entusiasmo.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Portano sul palco del Legend club di Milano rifacimenti di brani famosi in acustico, il clima è quello della schitarrata tra amici, mancano delle accortezze per ciò che riguarda l’arrangiamento e che stilisticamente la parte vocale si fondi con quella musicale.
TECNICA
Ci sono alcune carenze, la chitarra è scordata, l'intonazione non è sempre precisa, ma poi all'improvviso la cantante che avevi appena sentito in difficoltà su una linea vocale, ne fa un'altra molto più complicata decisamente bene. E' importante però, quando si canta in lingua inglese, che le parole siano giuste e pronunciate nel modo giusto.
CARISMA LOOK
Un look pensato individualmente e forse solo dalla cantante, ma questo essere ossimorici, questo contrapporsi di due personaggi così totalmente diversi li rende in qualche modo interessanti.
ATTITUDINE E SHOW
Hanno qualche problema a livello musicale, ma l'energia, quella non manca. È proprio questo alternarsi di momenti che lasciano interdetti a quelli di pura sorpresa che in qualche modo tiene incollato il pubblico sotto al palco, curioso di scoprire cosa può succedere in questo live.
CONCLUSIONI:
Li abbiamo amati per il calore, l'entusiasmo e la gioia con cui sono saliti sul palco, una dote importante per una performance. Non conquistano però il podio e dovranno sperare in un eventuale ripescaggio.
PREMESSA
Nel backstage prima di salire sul palco si tasta un'emozione tangibile, ed è davvero speciale sentire questa sensazione pur non essendo più una band di giovanissimi. Sono in 4, batteria basso chitarra e una voce principale che suona la tastiera o una seconda chitarra a seconda delle esigenze.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Suonano un classico rock italiano, a cui serve decisamente un po’ d’innovazione. Il tutto deve essere attualizzato nell'ottica di avere anche un'impronta distintiva e più attuale per rendere il progetto unico. Una nota di merito al brano Giulia che ha un ritornello particolarmente accattivante. In generale è tutto suonato troppo, utilizzo delle pause e delle dinamiche possono essere molto preziose per ciò che riguarda il tiro.
TECNICA
Senza scrivere dell'aspetto tecnico di ogni componente, bisogna dire che l'insieme funziona. L'interplay c'è, l'intonazione anche e il rimiro graffiato del cantante dà il tocco in più.
CARISMA LOOK
Si presentano sul palco con t-shirt nera e jeans, sono coordinati e il look sembra ben pensato. Niente di particolare vero, ma stanno comunque bene .
ATTITUDINE E SHOW
Sono forti di un pubblico numerosissimo che è gran parte della loro energia. E' evidente che sono entusiasti e tutta l'emozione che avevano nel backstage diventa pura potenza sul palco. I Fase IV si sono dimostrati bravi a raffrontarsi con una sala gremita. Ottimo lavoro.
CONCLUSIONI:
Si aggiudicano il primo posto e un concerto in più in qualità di Guest grazie all'Emergenza Road Tour, li rivedremo live quindi a Marzo all'Hiroshima mon amour di Torino.
ICMESA
PREMESSA
Sono un trio formato da batteria, basso e una chitarra alla voce principale
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Hanno una scrittura grezza, sporca, a tratti sanguigna, Hanno un pezzo in particolare che spicca tra gli altri, almeno per il nostro gusto musicale, "Nicotina"
TECNICA
L’insieme funziona, il loro rock incazzato è forte di un batterista che non sbaglia un colpo e tutti gli elementi, per il genere che fanno, sono al punto giusto.
CARISMA LOOK
Si presentano sul palco del Legend Club con look nero e con la maglietta del frontman che riporta il loro logo. Niente di originale, ma sicuramente funzionale.
ATTITUDINE E SHOW
Nonostante malanni di stagione sul palco di danno totalmente, hanno un'ottima intesa e una presenza scenica importante e sicura. I musicisti fanno letteralmente saltare il pubblico presente i salai andandogli a suonare in faccia. Ci sbilanciamo nel dire che potrebbe essere la presenza scenica migliore di questa serata.
CONCLUSIONI:
Si posizionano a metà classifica e per arrivare in semifinale possono sperare in un ripescaggio.
Lucirosse
PREMESSA
Sono un quartetto formato da batteria, basso, chitarra elettrica e voce principale.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Suonano un rock in lingua italiana con un repertorio interamente di brani originali. Fanno il loro. Non ci sono particolari guizzi, ma nemmeno mancanze. Tutto è nella norma seguendo lo schema tipico del genere.
TECNICA
Insieme portano a casa il risultato. Tecnicamente sono tutti preparati e fanno funzionare la cosa anche se serve qualche idea in più per rendere poi il pezzo davvero un "brano".
CARISMA LOOK
Non esiste una scelta stilistica coordinata. Si passa dalla maglia dei Joy Division con pantaloni mimetici a T-shirt e camice. Anche i colori non sono coordinati. Bisogna però dire che il cantante, grazie anche alla sua altezza e al suo carisma è un buon catalizzatore di attenzione.
ATTITUDINE E SHOW
Di certo non hanno paura del palco e sono in grado di gestire lo spettacolo in modo più che professionale, certo non ci sono fuochi d'artificio, ma quello è un aspetto che si può sempre migliorare. Sono però in grado comodamente di accattivarsi facilmente l'attenzione del pubblico presente in sala
CONCLUSIONI:
Ottengono un'onesto quarto posto che non basta per arrivare diretti in semifinale, ma fa ben sperare per un ripescaggio
Skelton
PREMESSA
Una band che suona da poco insieme, portano infatti sul palco del Legend un misto tra cover e brani inediti
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Abbiamo potuto ascoltare un brano uscito dalle loro menti in qualità di compositori e bisogna ammettere che la strada intrapresa è buona. Si ispira in modo aperto alla musicalità dei Tool, complicati ed efficaci.
TECNICA
Sono un po' disordinati e volendosi confrontare con un genere che richiede estrema precisione per rendere al meglio è un aspetto che sicuramente va migliorato. Dalla loro c'è una splendida energia che dà prospettive rosee sulla loro crescita musicale. Attenzione a non chiudere la capsula del microfono con le mani.
CARISMA LOOK
Sono personaggi interessanti, un bassista preso in prestito al mondo del nu-metal crossover estremamente stizzoso, un cantante rubato agli anni 90 delle camice a quadri e lunghi capelli sciolti a coprire il viso. Il chitarrista sembra invece un outsider, da lavorare sulla sua immagine.
ATTITUDINE E SHOW
Si divertono, ci credono, hanno voglia di fare e crescere musicalmente. Il concerto ci è piaciuto. Ottimo modo per chiudere la serata!
CONCLUSIONI:
Sfiorano il podio e arrivano al quarto posto a parimerito. Per un soffio non raggiungono le semifinali, ma hanno comunque l'opportunità del ripescaggio.