Piero Strada
PREMESSA
Il primo artista in gara è un solista che canta su basi musicali, è l’apripista della serata, gioca quindi un ruolo fondamentale anche l’emozione e il compito di dover scaldare il pubblico
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Il primo brano di sua produzione rimane tutto in famiglia, arrangiato dal fratello e dedicato alla moglie, così come gran parte della scaletta per lo più autobiografica. La scrittura in generale è decisamente agée, sia da un punto di vista di songwriting che per ciò che riguarda l’arrangiamento e i suoni scelti, che ci riportano indietro di più di 30 anni.
TECNICA
Alcuni pezzi riescono decisamente meglio di altri, vocalmente ci sono dei limiti che potrebbero essere arginati scegliendo brani più adatti alla propria preparazione tecnica ed estensione vocale.
CARISMA LOOK
Elegante in un total black con cui non si sbaglia mai, indicato anche per il cantautorato che porta sul palco
ATTITUDINE E SHOW
Presenta ogni brano spiegandone la genesi dando un filo conduttore al suo spettacolo e rivelando qualcosa in più di lui come artista. Cerca di coinvolgere il pubblico, la sala è curiosa, ma rimane un po’ in disparte.
CONCLUSIONI:
I limiti vocali e una gestione del palco poco coinvolgente ed attuale, non hanno convinto del tutto il pubblico in sala. Per Piero Strada purtroppo non resta che sperare nel ripescaggio.
Venia
PREMESSA
Quartetto che porta il nome del ventisettenne frontman Chris Venia, formati da batteria, basso, chitarra elettrica e chitarra acustica suonata dal cantante.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Hanno diversi album all’attivo con brani più maturi e altri che ancora devono trovare una loro dimensione. E' una scrittura piuttosto semplice, ma davvero efficace con il risultato di un pop raffinato in italiano. Sono arrangiati con grande gusto, dalle linee di basso interessanti che danno un tocco in più ai brani, alle prati melodiche di chitarra elettrica.
TECNICA
Sono tutti musicisti estremamente preparati, ottima sezione ritmica, così come le parti di chitarra. A livello vocale non c’è bisogno di essere virtuosi quando si è espressivi e Chris è un bravo interprete oltre che autore. Attenzione a posizionare il capotasto in modo corretto sull’acustica per essere perfettamente accordati sempre.
CARISMA LOOK
Rimandati per ciò che riguarda il look, un aspetto che troppo spesso viene sottovalutato dimenticando ingenuamente che anche l'occhio vuole la sua parte, soprattutto quando si sale su un palco per fare spettacolo. Può e deve essere migliorato. Il cantante in particolare, ha voce e tiene bene il palco, ma dal punto di vista dell’ immagine, a nostro avviso, può osare di più.
ATTITUDINE E SHOW
E' un live sincero, Chris è un bravo intrattenitore e riesce con le parole introduttive ad accompagnarti con estrema semplicità nel mondo dei suoi brani. Non ci sono grandi fuochi d'artificio, ma non ce li aspettavamo neanche.
CONCLUSIONI:
Grazie alla loro esibizione conquistano l'interesse del pubblico in sala che li premia con un onesto terzo posto e il passaggio diretto alla semifinale
Golden clocks
PREMESSA
E' una formazione estremamente giovane e hanno quello sguardo misto di entusiasmo ed emozione tipico di chi sembra essere alle prese con le prime esperienze sul palco.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
E' complesso poter giudicare gli arrangiamenti dei Golden Glocks, poiché portano sul palco del Legend un repertorio di cover per lo più fedeli alle originali. Non è possibile quindi giudicare anche l'autorialità.
TECNICA
Ci sono diversi errori all’interno delle esibizioni: si parla di accordi sbagliati, parti troppo complesse da poter rendere al meglio per il livello tecnico di 4 giovani musicisti che hanno davanti ancora tanti splendidi anni di duro studio del proprio strumento. Le chitarre non sono sempre perfettamente accordate e la scelta dei suoni crea più disordine che valore aggiunto. Alcuni brani comunque, suonano meglio di altri. Promosso il cantante che si porta a casa il concerto veramente con lode.
CARISMA LOOK
Giacche di pelle, camicia, felpe, magliette e gilet tutto rigorosamente nero e come abbiamo già detto è un outfit con cui non ci si sbaglia mai.
ATTITUDINE E SHOW
Hanno una serie di alti e bassi, sembrano molto concentrati su ciò che fanno e spesso più rivolti verso ai manici dei loro strumenti che non al pubblico.Poi, in altri momenti, accade la magia e riescono a interagire perfettamente con pubblico, coinvolgendoli e facendogli anche battere le mani.
CONCLUSIONI:
Convincono, ma a tratti. C'è chi premia l'entusiasmo della loro giovane età, chi si è divertito in modo sincero e chi ha detto no.
Si piazzano a metà classifica e si incrociano le dita per un ripescaggio.
Never Forget
PREMESSA
I Never Forget sono una band che ha già partecipando ad Emergenza Festival arrivando sul palco della finale nazionale all'Alcatraz di Milano, ma rimane comunque una formazione ancora piuttosto giovane.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Il loro punto di riferimento è il progressive metal, con una bella spolverata di symphonic. Puntano quindi molto ad arrangiamenti piuttosto complicati tipici del genere e per quanto non tutto sia ancora perfetto (una condizione piuttosto importante per questa tipologia di musica) la strada intrapresa è quella giusta. Tempi dispari gestiti dignitosamente e virtuosismo messo nei punti giusti senza sembrare troppo barocchi, anzi i pezzi arrivano facilmente anche ad orecchie meno esperte e non amanti del genere
TECNICA
Tutti i musicisti hanno buone basi sia presi singolarmente che nell’insieme. La band ha un buon sound e avendo avuto il privilegio di averli già ascoltati, possiamo dire che è in continuo miglioramento.
CARISMA LOOK
Salgono sul palco, ancora non hanno iniziato a suonare, ma sai già cosa starai per ascoltare.
Il gioco volendo funziona, total black, pizzi e merletti, corpetti e stringhe, di certo non è una band pop, anzi si collocano perfettamente all'interno del cliché del genere metal. La cantante tastierista però, porta degli splendidi capelli verde acqua, un dettaglio di colore che potrebbe essere sfruttato a loro favore anche nell'outfit.
ATTITUDINE E SHOW
E' una band che sa stare sul palco, pecca un po' di esperienza per un fattore anagrafico, ma ha delle buone basi.
Devono però fare attenzione alla lunga a non diventare autoreferenziali. Quando si sta su un palco si suona sempre per il pubblico che ascolta, quando le parti di un brano si fanno complicate si rischia di perdersi nella propria musica dimenticando la condizione in cui si sta suonando: se il rapimento è totale e riesce a coinvolgere il pubblico allora avviene la magia, altrimenti si sta suonando solo per se stessi.
CONCLUSIONI:
Sono bravi e hanno margine di crescita, hanno bisogno ancora di lavorare un po' sulla promozione della loro musica, ma sembra una band che ci sta facendo delle promesse. Il pubblico, di fiducia, li premia con un secondo posto, li rivedremo così in semifinale
Chrysarmonia
PREMESSA
E' una band di una certa maturità, con idee chiare. Sono ben avviati e soprattutto molto organizzati. Sono già venuti ad assistere le prime eliminatorie milanesi, sanno come funziona la serata, sembra che abbiano già puntato l'obiettivo (compreso tutti quelli delle macchine da presa che hanno portato)
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
La scrittura funziona, hanno brani in inglese ben pensati da un punto di vista vocale. Suonano un buon vecchio alternative rock, ecco forse un po' troppo vecchio. Serve un marchio che li distingua, un lavoro più accurato sulla scelta del loro sound e alleggerire un po' gli arrangiamenti utilizzando meglio le dinamiche e in modo più attuale l'ausilio delle sequenze che nel 2019 possono essere un bene prezioso.
TECNICA
Tecnicamente sono tutti promossi, senza lode, ma il compito è stato portato a casa con onore.
CARISMA LOOK
Sembra il trend della serata, ma anche in questo caso andiamo incontro ad un total black. Il trucco della cantante, leader del gruppo, è azzeccato, sembra una fenice disegnata sul viso, mentre l'effetto ricorda il cigno nero di Natalie Portman. Qui però nasce un po' il nostro ossimoro. Potrebbe essere anche un mio personale punto di vista, ma nome e outfit non rispecchiano appieno il rock che viene suonato.
ATTITUDINE E SHOW
Vania, la cantante dei Chrysarmonia catalizza totalmente l'attenzione del pubblico. E va bene così, è una di quelle band in cui l'attenzione scivola naturalmente sulla voce principale. Lei sa come si fa il mestiere e ha tutte le posture giuste per avere un'apertura totale verso gli spettatori. Però, una maggiore interazione con il pubblico (anche da parte della band), avrebbe dato quel qualcosa in più al loro concerto.
CONCLUSIONI:
Il pubblico li premia con un meritato primo posto e oltre a rivederli in semifinale saranno guest in un'altra eliminatoria italiana di Emergenza Music Contest grazie all'Emergenza Road Tour
MILO
PREMESSA
E' una band formata da batterista, bassista anche alla voce principale, chitarrista e tastierista. Hanno 35 anni o giù di lì, sono professionisti e si sente!
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Milo, progetto nato dalla mente del bassista/cantante Orazio, è caratterizzato da arrangiamenti pensati da chi sa come si gestisce la musica. Sono ottime le dinamiche, e le scelte stilistiche di gran gusto posizionano ogni suono ad hoc: non si sente più la sezione ritmica, il basso o la chitarra, è tutto un insieme che ti travolge. Sono sanguigni, loro non si risparmiano.
TECNICA
Sono tecnicamente ineccepibili, a partire dalla mera tecnica, al conoscere le potenzialità dei propri strumenti fino all’interplay. Sanno perfettamente dove e come incastrarsi tra loro, la sezione ritmica non sbaglia un colpo, anzi sicuramente la stellina del merito va al frontman, bassista più che cantante. Infatti la voce è la meno educata di tutti, ma estremamente espressiva e di gran carattere.
CARISMA LOOK
Il look sembra più pensato individualmente che non a livello di band e da un progetto del genere ci aspettavamo un tocco di stravaganza in più vista l'attitudine sul palco.
ATTITUDINE E SHOW
Sono sicuramente musicisti che sanno come si sta sul palco. Il frontman, bassista/cantante, ha quest’aria indemoniata da bello e maledetto che piace. Essendo il progetto "una band" ci si aspettava però di avere tutti i musicisti in primo piano per una presenza scenica a livello generale più totalizzante.
CONCLUSIONI:
A nostro avviso la scelta della scaletta non li premia del tutto, aprono con un pezzo davvero interessante, ma a metà live si perdono più in atmosfere che in sostanza che per noi è il loro punto forte. Arrivano ad un quarto posto che non gli assicura la semifinale, ma che gli dà buone possibilità per un ripescaggio.
Posaman
PREMESSA
Posaman è un progetto formato da Mc e dal suo Dj. Sono davvero simpatici, giovani catalizzanti.
SCRITTURA E ARRANGIAMENTI
Siamo in un momento storico musicale in cui il rap funziona, ma Posaman porta sul palco del Legend uno stile old school, quando ancora la rima era una prerogativa di questo genere e quando un concetto era espresso da parole che messe insieme davano una tale alchimia di ritmica e contenuto che una volta finita la barra ti facevano dire "UOH!!"
Ecco lui lo fa, il "uoh!" è riuscito a strapparcelo
TECNICA
Tutto il live è caratterizzato da una grande capacità di flow e di stare sul beat. Il metronomo interno funziona a perfezione! Articola bene le parole e i testi sono tra l’ironico e il tono di denuncia tipici del genere.
Anche il dj è parte integrante di tutto questo, il live è ben studiato, anche quando interrompono i pezzi all'improvviso e poi li riprendono, non perdono mai un colpo.
CARISMA LOOK
Entra in scena con l'accappatoio come un Rocky Balboa dei tempi d'oro, scelta che è piaciuta tantissimo, ma una volta tolto ci troviamo di fronte a felpa larga con cappuccio, cosa che non ci stupisce avendoli visti salire con una consolle sul palco. Siamo però stupiti dalla scelta del nero. Per un progetto del genere meglio con un tocco di colore.
ATTITUDINE E SHOW
Inizia il loro concerto con un freestyle. Carina l'idea, sbagliato forse il momento perché destabilizza un po'. Non è chiaro se il concerto sia già iniziato o se stanno solo scaldando gli animi, inizia un beat, parte il rap, ma non si capisce se quello sia già il primo pezzo (che allora non funziona come dovrebbe) o se è improvvisazione (e quindi una capacità in più). Messo a metà scaletta con un escamotage per coinvolgere il pubblico può essere sicuramente più efficace. Per il resto il merito di Posaman è di aver incollato sotto al suo palco un pubblico che poteva anche non essere interessato al genere.
CONCLUSIONI:
Il concerto è stato divertente e ottimo come chiusura di serata, anche per loro è necessario aspettare il momento del ripescaggio per scoprire se li rivedremo in semifinale.