Mr Genko & the 3SOME
Iniziamo la quinta eliminatoria di Emergenza Festival per la città di Torino con i Mr Genko & The 3some esponenti di un buon cantautorato italiano. La loro formazione prevede batteria, basso, chitarra elettrica e chitarra acustica alla voce principale. I brani sono ben scritti con testi ben pensati e non banali, tranello nel quale spesso band emergenti che si cimentano con l'italiano possono cadere. Alcuni brani sono più maturi e meglio arrangiati su altri ci si può ancora lavorare per renderli più efficaci. Con il proseguire del concerto la band ingrana e il risultato è sempre migliore. Hanno un buon pubblico che li sostiene con passione e quando si vede che una band è amata dai suoi fan, ha già vinto.
terramossa
Rimaniamo nell’ambito del cantautorato italiano con i Terramossa, la loro formazione sembra in qualche modo l'upgrade della band precedente. Sono infatti batteria basso, chitarra elettrica, voce principale alla chitarra acustica e in più tastiera e sax. Il frontman ha un'ottima presenza scenica, sorridente, solare, e perfettamente a proprio agio. Anche la band dovrebbe seguire a ruota per dare la stessa spinta. Indubbiamente al progetto serve studiare un look appropriato, spesso sembra un'aspetto secondario, ma quando si sale sul palco è un obbligo pensarci, anche l'occhio vuole la sua parte ;-) I brani sono interessanti e di sicuro il cantante ha l'entusiasmo giusto con il quale trasmettere le giuste sensazioni al pubblico.
WORSE than BARRAS
E' ora arrivato il momento di un po' di sano rock sul palco dell'Hiroshima. I Worse than Barras spiccano subito per un sound d'insieme compatto, indice di un progetto che ha le idee molto chiare. Sono caratterizzati da chiare virate verso il grunge, una presenza scenica solida e una voce profonda dotata di un timbro personale molto interessante. Sono carichi di un pubblico affiatato, attento e partecipe. Attenzione alla formazione a semicerchio sul palco, tipico della sala prove, ma che di fronte ad un pubblico deve essere decisamente abbandonato. Bravi.
Quarta band della serata i Last Sparks, band di Biella spiazza tutti con un metal ben pensato e suonato ancora meglio. Attirano pubblico sotto il palco, anche chi non li conosce si trova a battere le mani a tempo con la loro musica, complice una presenza scenica strabordante, una capacità innata di coinvolgere e un buon sound. Ci piace che pure essendo una tipica band metal si presentano sul palco per la maggioranza con maglie bianche, in qualche modo uscendo dal cliché di nero e borchie. Ci piacerebbe che anche musicalmente proponessero qualcosa di personale per poter essere riconoscibili nel panorama del loro genere.
AZZO & MOZ
Chiudiamo la serata con tutt’altra atmosfera con Azzo e Moz, 2 mc più il “dj”. Presentano un concerto interamente di brani di produzione propria e si collocano perfettamente nel genere rap per look e gestione del live. Mentre ci balena nella testa l'idea che non siamo ancora riusciti a trovare un live hip hop con il pubblico come lo vorremmo noi, loro ci stupiscono dopo i primi brani. Ce la fanno, il pubblico segue con le mani a tempo! ohhhh! La loro presenza scenica non è affatto male, ce la mettono davvero tutta, guardano il pubblico e improntando quasi interamente tutto il live sul proscenio. Peccato un inizio un po' in sordina perché man mano che proseguono con il concerto ci piacciono sempre di più. La seconda parte del live infatti è probabilmente la migliore, più commerciale e commerciabile.