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Quinta eliminatoria a Milano per Emergenza Music Contest

Al Legend continuano le selezioni per il contest internazionale di band emergenti



Le serate continuano settimana dopo settimana, le previsioni meteo minacciano neve, parlano di precipitazioni storiche e di venti gelidi, noi qui invece siamo caldi e niente spaventa. Qui si è fatto il sold out in una serata di concerti incredibili, dove sono state ben 5 le band a passare il turno Chapter IV si aggiudicano quindi un concerto in più in qualità di ospiti per l'Emergenza Road Tour e in semifinale troveremo anche AudiozQuelli Rimasti, Ourselves e Lost in Paradise.
Vediamo ora nel dettaglio cosa è successo durante la serata.

Iniziamo la quinta serata di Emergenza Festival con del sano punk americano. Loro sono un trio batteria, basso e voce principale alla chitarra elettrica. Nonostante lo stampo sia quello degli anni 90, nei loro brani l’introduzione degli effetti sul basso fa di modo che siano più personali facendone un marchio di fabbrica. Sono molto carini con i loro giubbotti da college con il logo e il nome della band stampati sulla schiena. Hanno una buona musicalità con un sound compatto e ben definito. Possono ancora lavorare sulla presenza scenica che risulta essere un po’ statica in un concerto in cui ci sarebbe piaciuto vedere anche il pubblico saltare sulle loro note. Coinvolgere i propri ascoltatori nella propria esibizione è fondamentale, dà modo di farsi notare anche dà pubblico nuovo. Ci è sembrato comunque un ottimo modo per iniziare la serata!

E’ ora il turno di una band giovane con idee fresche, interessanti pezzi estremamente orecchiabili e radiofonici. Suonano un ottimo indie rock con uno stampo brit il tutto tenuto in piedi da batterista che è anche voce solista, bassista anche lui voce solista e 2 chitarristi elettrici di cui uno imbraccia la chitarra acustica dove serve. Hanno un buon sound, sono piacevoli, il concerto è seguito da un pubblico molto attento. Musicalmente le idee sono ottime, si può migliorare con un’esecuzione più precisa, soprattutto nei momenti in cui le chitarre suonano le stesse parti in cui devono essere estremamente incollati. Sul palco la presenza scenica non manca e i brani funzionano e sono coinvolgenti. Si può sempre migliorare e imparare a sciogliersi quando si è in scena, mostrando naturalezza è sempre un ottimo metodo per coinvolgere l'audience, vedremo come sarà la loro semifinale ;-)

Un inizio particolarissimo per Audioz: elettronica, pad e batteria. Un sound moderno, forse uno dei più attuali delle selezioni degli ultimi anni. Il suo concerto è ben pensato e prevede diverse ospitate da cantanti (una voce femminile e una maschile) batterista e tastierista. Il progetto è interessante anche la forma, ma ha bisogno assolutamente di più prove per ingranare. L'idea è davvero buona, ma serve che tutto sia fatto molto meglio davvero per spaccare. C’è un po’ di confusione, peccato! Sappiamo che è il loro primo live, ma ogni concerto viene ascoltato e percepito per quello che è, non importa averne fatti 100 migliori prima o nemmeno uno. L'idea è ottima, il sound funziona. Lavorate su pad percussioni e batteria e si prende il volo!

Underframe
Con la quarta band della serata cambiamo totalmente atmosfera ed entriamo in un mondo più noir, con 
sonorità prese in prestito dalla new wave che ci ricorda un po' il mondo anni 80. Loro sono batteria, chitarra, basso, 4 tastiere e 2 cantanti. Forse anche troppo per il sound che esce, anche la scaletta scelta tendere a dare la sensazione di un concerto monotematico senza troppe sfumature. Hanno comunque una loro nota distintiva e possono di certo ancora lavorare sul personalizzarla maggiormente. La parte suonata non dispiace, serve qualche prova in più perché il tutto rotoli meglio e sia più naturale. Attenzione quindi alla scelta dei brani per non risultare sempre troppo uguali a se stessi e a sfruttare al meglio le proprie capacità tecniche. Il tenore della serata comunque è alto e anche loro non sono da meno ;-)

Chapter IV
Che bomba! che inizio! Tutto pensato, luci, intro, ingresso... e poi incominciano il concerto come se stessero già suonando caldi da ore. E' raro trovare emergenti che spacchino già dalla prima nota, ci sembra quasi umano che ci voglia almeno un brano per ingranare e invece no. Loro sono già sul pezzo. Gli occhi sono tutti sul palco, il pubblico grida, loro se la sentono e se la spacciano esattamente come dovrebbero fare, Hanno 17 anni o giù di lì, l’incoscenza della giovinezza e il tiro di chi sembra che suoni da anni. Cazzuti, sono belli sul palco, perfino sexy e le ragazze lo sanno. In tutto questo c'è un interplay incredibile, una voce precisissima, tanta consapevolezza e una buona capacità autoriale. Siamo curiosi di sentire altri brani partoriti dalle loro menti. Come detto, saper suonare e non saper scrivere serve a poco, quindi sempre concentrati! 

Quelli Rimasti
E’ ora il momento di un sano pop rock d’ispirazione anni 90/00.. Sono carini e non (solo) in senso estetico, sono proprio piacevoli da guardare. Lei, la voce solista, è strepitosa sul palco, sempre molto sorridente e piena di energia, Ci piace, è senza pretese ed una brava interprete. Il concerto è divertente anche se i musicisti un po’ troppo concentrati e persi e raramente hanno interagito con il pubblico. Risulta tutto suonato piuttosto bene, ma è da rivedere l'arrangiamento dei brani per poter dare un po' di botta, quel quid che fa la differenza quando si suona.

Lost In Paradise

Chiudiamo con il botto, i Lost Paradise non accennano a far diminuire l’adrenalina della serata, anzi ci buttano il carico da 90. Sembra una band navigata, con un gran bagaglio di concerti alle spalle, le idee molto chiare di dove arrivare e come farlo. Hanno un ottimo sound d’insieme, quel momento incredibile in cui non si capisce più chi stia suonando cosa, ma c'è solo un ottimo risultato finale. Hanno arrangiamenti ben pensati in un rock italiano radiofonico ben suonato e ben cantato. Anche la presenza scenica ci fa pensare di essere davanti ad una band di grande esperienza. Solidi, precisi, con un cantato efficace. Un neo? Il nome che riconosciamo suoni bene e abbia anche un bel significato, ma che non li identifica in pieno. Quisquilie quindi, ma cose importanti a cui pensare in un'ottica futura di music business









.....ijfoijdfora nel dettaglio cosa è successo durante la serata.
I concerti non si fermano mai e così siamo già pronti con la quarta eliminatoria come sempre varia per genere e formazioni. Ne abbiamo ascoltate un po' per tutti i gusti, dal jazz, al cantautorato, dal metal al progressive. Vincitori della serata a parimerito Progression e Ground-Pepper Soup e si aggiudicano quindi un concerto in più in qualità di ospiti per l'Emergenza Road Tour, in semifinale troveremo anche Undead Party Crasher Sambiglion.
Vediamo ora nel dettaglio cosa è successo durante la serata.
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I concerti non si fermano mai e così siamo già pronti con la quarta eliminatoria come sempre varia per genere e formazioni. Ne abbiamo ascoltate un po' per tutti i gusti, dal jazz, al cantautorato, dal metal al progressive. Vincitori della serata a parimerito Progression e Ground-Pepper Soup e si aggiudicano quindi un concerto in più in qualità di ospiti per l'Emergenza Road Tour, in semifinale troveremo anche Undead Party Crasher Sambiglion.
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I concerti non si fermano mai e così siamo già pronti con la quarta eliminatoria come sempre varia per genere e formazioni. Ne abbiamo ascoltate un po' per tutti i gusti, dal jazz, al cantautorato, dal metal al progressive. Vincitori della serata a parimerito Progression e Ground-Pepper Soup e si aggiudicano quindi un concerto in più in qualità di ospiti per l'Emergenza Road Tour, in semifinale troveremo anche Undead Party Crasher Sambiglion.
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