Le selezioni di Emergenza Festival arrivano anche a Venezia. Il club dei concerti è il NOVAK di Scorzè, club perfetto per fare musica e dal sapore decisamente underground. Tutto è pronto, l'atmosfera è carica, sette band sul palco.
Vincitori di serata i SURIKATE, che potranno partecipare ad una tappa dell'EMERGENZA ROAD TOUR, seguiti in semifinale anche da The Quest ed Esche Vive.
Ecco com'è andata!
THE QUEST
Sono in quattro, voce più chitarra ritmica, basso, chitarra solista e batteria.
Una proposta dal taglio rock, con
radici indie e un occhio di riguardo al grunge.
A loro è affidato il compito di
scaldare la serata, e ci riescono alla grande, grazie a un frontman
dalla voce graffiante e con tanta personalità.
Molto interessante la proposta, grazie
alle ottime idee in fase compositiva, ma nonostante l'impatto sonoro
convincente consigliamo di fare più attenzione alle scelte ritmiche,
rendendo più interessanti gli incastri basso/batteria. Qualche
sbavatura c'è anche nell'esecuzione, con alcuni momenti in cui la
concentrazione sembra calare, quindi lavorare su questo aspetto per
alzare l'asticella.
Al di là di questo, concerto godibile
e potente, che li porta a un meritato secondo posto: conquistano la
semifinale.
Le melodie vivono di un'attitudine a
cavallo tra il cantautorato e la new wave italiana, con testi
introspettivi, mentre gli arrangiamenti risentono di una forte
influenza alt rock, con chitarre distorte e ritmiche sempre molto
variegate, suonate da un batterista che abbiamo poi scoperto essere
un chitarrista prestato con successo alla sezione ritmica.
I ragazzi si
presentano con voce, chitarra, batteria e contrabbasso. Il look e le
influenze principali sono rockabilly, ma inseriscono nella loro
proposta molte sfaccettature differenti, pescando dal folk, dallo
swing, dal twist e dal rock'n'roll classico.
Originali, con
buone capacità di scrittura e arrangiamento e un ottimo livello
tecnico. Una band che ci ha colpito favorevolmente, in particolare
per il groove del contrabbassista e per il tocco ed il sound del
chitarrista.
Riescono a
coinvolgere e trascinare il pubblico grazie a un grande impatto
scenico e a un cantante davvero convincente, non solo vocalmente ma
anche per le sua attitudine da frontman.
Sugli scudi la
voce, ritmata, metricamente sempre sul pezzo, e il bravissimo
batterista, dotato di gran tocco, tecnica ed espressione.
La chitarra è
violenta e distorta, basso e batteria sono instancabili nel macinare
ritmi, con tanti stacchi e cambi molto tecnici.
Il loro concerto è davvero intenso, sanguigno, vissuto: sul palco danno tutto.
Crew rap, 4 mc e un
beatmaker. Le "Esche vive" sono un progetto che fonda le
sue radici nel mondo hip hop, in chiave “boom bap”.
Colpisce l'ottima produzione delle basi musicali, sulle quali i 4 mc capitanati da Giancarlo (Junky) si esibiscono in modo davvero convincente, mostrando un'ottima presenza scenica e un atteggiamento da professionisti.
Ognuno ha il suo
spazio, senza accavallarsi, nonostante i fiumi di parole che vengono
riversate sul pubblico. I brani dal punto di vista della scrittura e
dell'arrangiamento sono ben studiati, il flow è efficace.
Le Esche Vive ci
parlano delle loro inquietudini, di storie di vita, di contesti
sociali e culturali raccontati senza filtri, con un linguaggio
diretto. Ci mettono la faccia, senza paura di dire la propria, con
grande sincerità. Essere credibili, del resto, in questo genere è
importantissimo, e loro lo sono, senza alcun dubbio.
La serata al Novak
si chiude con i Trevis, una rock band costruita intorno a una voce
potente, espressiva, di stampo pop ma nello stesso tempo molto adatta
alla proposta del gruppo.
La proposta è
trascinante, con brani ritmati e "power", ma si fanno
notare anche per le rock ballad, arrangiate con gusto e varietà.
Tecnicamente colpisce la sezione rimica e la cura del sound, caldo,
bello e preciso.
Prossimo appuntamento al Novak, il 9 marzo per la seconda eliminatoria.
Emergenza Music Contest è in collaborazione con Marshall Records.