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Seconda Eliminatoria di Emergenza Music Contest a Torino

All'Hiroshima mon amour sul palco 7 progetti musicali per l'eliminatoria piemontese



Siamo pronti per la seconda Eliminatoria di Emergenza Music Contest, per le selezioni piemontesi, nella prestigiosissima cornice dell'Hiroshima Mon Amour.
Vi anticipiamo che ha vinto la serata e una tappa dell'Emergenza Road Tour The Gamblers, oltre all'accesso diretto alle semfinali insieme a DRUM THEATRE PLUS3NINE Axelerator
Ecco il racconto della serata!


DRUM THEATRE
Abbiamo appena cominciato e già dentro Hiroshima Mon Amour c’è tantissimo cuore. I Drum Theatre sono un gruppo di percussionisti molto particolare, batteria in condivisione tra 2 ragazze e bidoni a mo' di percussioni per creare un’atmosfera ancestrale che tira fuori la nostra parte più primitiva e a cui non si può resistere. Sono in 9 (per chi li avesse già visti arrivano dal palco della finale di Italia’s got talent) Bravi, conquistano il pubblico e fanno avvicinare tutti a loro. Ottimo senso del ritmo, sono incollatissimi, piacciono davvero di gusto ai presenti in sala e vedere un gruppo così unito formato da "persone abili e diversamente uguali" (come dicono loro) fa capire quale possa essere la potenza della musica. Ottimo live!


Axelerator
Ritornano sui nostri palchi dopo la finale piemontese della scorsa stagione gli Axelerator, band giovanissima dall'attitudine internazionale. Hanno una formazione rinnovata, ma sempre per metà al femminile e con batteria, basso, chitarra e voce principale tengono il palco già come una band navigata. Risultano subito migliorati rispetto allo scorso anno, possono ancora lavorare sulla pulizia delle linee di basso e l’interplay, imparare ad ascoltarsi per poter arrangiare al meglio i brani e non suonare tutti tutto indiscriminatamente ;-)


PLUS3NINE
Dall’hard rock passiamo all’alternative dei Plus3nine. loro sono in 3, batterista, bassista e chitarrista anche alla voce principale. Toccano quasi le corde della psichedelica in un’atmosfera noire così come loro look e le luci sul palco. C’è un buon lavoro sulla ricerca dei suoni, anche se ancora c’è margine su cui sperimentare e diventare ancor più personali. Attenzione alla voce che ha un timbro cupo e molto interessante, ma deve comunque essere sempre precisa. Molto belle invece i brani più lenti strumentali


Bang Bang & The Mannequin
 Quarta band della serata e abbiamo ancora un trio sul palco, batteria, basso chitarra e tutti e 3 cantano. Fanno punk, di quelli vecchia scuola con testi in italiano. L’attitudine  è bella e il punk gli scorre nelle vene. Le idee sono buone e alcuni pezzi rendono meglio di altri ad esempio quello con il ritmo di chitarra in levare di cui purtroppo non abbiamo riconosciuto il titolo. Possono lavorare di più sulla resa (basta ascoltarsi registrarsi durante le prove) e lavorare molto sugli arrangiamenti per aumentare la precisione. Quando però le idee ci sono metà del lavoro è già fatto, quindi forza, chiudetevi in sala prove ;-)


Delta Pegasi
I Delta Pegasi portano sul palco forse uno dei live più pensati di tutti con diversi espedienti coreografici che rimangono subito in mente ad esempio il casco in alluminio con i loro nome impresso sopra per dimostrarci che loro vengono dallo spazio.

Sono divertenti originali, si studiano il live anche con un ingresso scenico. Il look è ben pensato con magliette bianche e il loro nome a caratteri cubitali. Siamo contenti che finalmente i sia pensato anche allo show e per quanto la band abbia un bel sound, a volte non basta e bisogna fare attenzione a non suonare sempre tutti insieme, gestendo così anche le dinamiche. Nel complesso è un live piacevole che ricorderemo :)


The Gamblers
Senza accorgercene siamo arrivati già al penultimo live di questa serata carica di pubblico e di entusiasmo. The Gamblers non hanno ancora iniziato a suonare che il pubblico li attende accalcati sotto al palco scalpitando e gridando e aggiudicanosi così il nostro personale premio morale “best audience”

Ancora più bello è l’effetto una volta iniziato il loro live: sentir cantare i pezzi da una sala gremita non può far altro che emozionare. Il loro folk irlandese rapisce, è ben suonato e ben pensato con gli inserti di cornamusa e flauti. Sono freschi e belli, le voci sono ben curate, con un'occhio di riguardo in più al look il concerto potrebbe ancor più migliorare


Bietto
Ultimo artista sul palco, un dj, che al grido di "Emergenza in the air" (versione rivisitata del "put your hands up in the air") chiude la serata con della sana dance. Sembra di fare un salto nel passato quando da adolescenti andavamo a ballare la domenica pomeriggio. Musicalmente collocato alla fine del secolo scorso fa tornare nostalgici i trentenni in sala in un tripudio di brani propri. E’ un personaggio molto timido e nel presentare i brani in modo un po’ imbarazzato in realtà trova il modo di far sorridere sinceramente il pubblico presente in sala. Le idee ci sono, si può lavorare un po’ sui suoni per renderli più attuali anche volendo mantenere un omaggio al passato. il brano "Bimbiminkia" però lo vogliamo suonato nelle discoteche di tutto il mondo! E' la nostra hit preferita!