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Sold out alla 3 eliminatoria di Emergenza Music Contest

Sala gremita al Legend Club per la prima fase del contest internazionale



Sono le 20:30 e il palco del Legend club è pronto ad ospitare la terza eliminatoria di Emergenza in quella che si prevede una serata caldissima. 8 band sul palco di cui 1 ospite dalle selezioni dello scorso anno e il sold out di pubblico  rende tutti i concerti ancora più speciali visto già il tasso artistico altissimo. Complimenti quindi già in partenza a chi si è esibito questa sera.

BACK ON TRACK
Li abbiamo visti crescere lo scorso anno, partire dalle eliminatorie con grandi potenzialità e migliorare sempre più fino ad arrivare alla finale nazionale sul palco dell'Alcatraz e portarsi poi a casa il premio Sliptrick Records e poter così far parte della rinomata etichetta discografica americana. Salgono sul palco con una sicurezza che non gli avevamo mai visto prima, complice il saper di essere fuori gara e quel pizzico di consapevolezza in più che non guasta mai. Erano bravi e ora lo sono ancora di più anche se rasentano a mala pena la maggiore età. Sono diventati più raffinati, più attenti e i brani loro sono ben studiati, gli arrangiamenti funzionano, in particolare tastiere e basso si incastrano in parti molto ricercate, forti sempre e comunque di una voce precisa e caldissima. Bravi! E' una band assolutamente da tenere d'occhio.

JackFrusciante è Rientrato nel Gruppo
Si parte ora con la prima band in gara della serata e già il livello è altissimo. Il quartetto formato da batteria, basso, chitarra elettrica e un cantante che dove serve suona le tastiere, porta sul palco del Legend i propri brani in italiano di buona composizione. Le linee vocali sono ritmicamente molto interessanti scostandosi un po’ dal “bel canto” italiano. Originali e personali, ci piacciono anche in attitudine, nonostante esami universitari e malattie stagionali si portano a casa un concerto davvero piacevole (e a noi la voce del cantante garba tantissimo anche così.) Potrebbero studiarsi un look che rappresenti la band per avere un buon colpo d’occhio sul palco e accontentare anche l'occhio che vuole la sua parte ;-)


Drunken unicorns
Non raggiungono nemmeno la maggiore età, e ad essere del tutto sinceri a guardarli non gli daremmo nemmeno 5 centesimi e invece... salgono sul palco (il cantante vestito da spassosissimo unicorno) e spaccano letteralmente i culi. Una sezione ritmica incollata con un tiro incredibile e una precisione rara per la loro età. Il chitarrista si smazza da solo tutta la parte melodica e il cantante salta senza risparmiarsi, presenza scenica, divertimento, passione. L'unico neo è la scelta della scaletta, in particolare per il pezzo di chiusura che non era nelle loro corde come i precedenti e non ha dato lo sprint finale che serviva (e che padroneggiavano fino a qualche minuto prima). Comunque davvero bravi, siamo curiosi di sentirli in veste di autori.


Distorted Visions
Metaaaaaal! Scusate, ma era il modo più energico e più appropriato per descrivere l'attitudine con cui sale sul palco la terza band in gara della serata perché  con i Distorted Visions l'adrenalina non accenna a scendere l’adrenalina. Sono tecnicamente preparati, e sul palco si scatenano proprio così come richiede il genere, sono organizzati, arrivano con il loro Ep, lo presentano sul brano e lo danno in omaggio a chi ha ascoltato il concerto e i brani non sono affatto niente male. Il pubblico li segue caldissimi e una band che sa infiammare la platea e crea una buona sinergia tra spettatori e musicisti per noi ha già vinto. Attenzione all'uso del microfono, con un po' di pratica nell'utilizzo di questo strumento anche la gestione della voce ne trarrebbe enormi benefici. 


Primitive Mule
Questa serata continua a stupire. Siamo alla quarta band in gara e i livello è ancora altissimo. I Primitive Mule ci stupiscono con un sound compatissimo avvicinandosi all'Alt hard rock. Tutti gli strumenti si incastrano alla perfezione in un arrangiamento in cui la pasta è talmente salda da non far capire nemmeno chi stia suonando che cosa, arriva solo uno schiaffo in faccia fortissimo. Bell'autorialità, bel look e presenza scenica soprattutto quella del bassista. Un aspetto a cui fare attenzione è la scelta dei brani all'interno della scaletta, sappiamo che è difficile scegliere per chi è il padre di quei pezzi, ma se i BPM sono molto simili, il concerto (soprattutto per chi non conosce le canzoni) risulta un po' troppo simile a se stesso.

Fattincasa
Pop, blues, rock i Fattincasa mettono un po’ tutti gli ingredienti nella loro musica tirandone fuori un mix estremamente interessante e di gran gusto. Sono bravissimi musicisti, tecnicamente molto preparati (questa è una serata che raccoglie davvero tanti bassisti molto bravi!) risultano simpatici strappando facilmente un sorriso al pubblico presente in sala che si sono guadagnati facendoli avvicinare al palco. In scena sono estremamente naturali con una bella pasta, e ci piace tantissimo il frontman sia per quello che riguarda la voce, ma anche tantissimo come personaggio, anzi consigliamo di giocare ancora di più con look e immagine. L'unico dubbio che abbiamo è sul nome. Fattincasa di primo acchito ci fa pensare a duna band punk senza troppe pretese, loro non sono per niente così, anzi ;-) 


Alice in Wonderland 
Ed ecco il penultimo progetto sul palco questa sera, loro sono una band molto piacevole, umili e con grande voglia di fare e si vede che hanno ottime potenzialità devono semplicemente sciogliersi un po', in particolare la cantante, il metodo è studiare tantissimo i pezzi fino a poterli dimenticare e poi cantare solamente per il gusto di farlo senza più fare attenzione a ciò che si sta facendo, ma godendoselo appieno, ricordandosi che anche le espressioni facciali sono importanti. Musicalmente va piuttosto bene, anche se è necessario ancora lavorare sulla composizione, anche per poter avere delle linee vocali che mettano in risalto la voce della cantante. Per ultima cosa: un plauso ai pantaloni bianchi con ricamo del bassista, protagonisti insieme a loro della serata.


Alexander
Ultimo artista della serata, Alexander sale sul palco con le basi di sua composizione per presentarci i suoi brani che provengono dal mondo dell'hip hop. Buona la composizione, sia dal punto di vista musicale che quello che riguarda i testi, anche il flow ci piace seppur ogni tanto non sia precisissimo. L'unico dubbio che abbiamo è sulla presenza massiccia di voci nelle basi. Siamo consapevole che il genere richiede rinforzi, ma dal vivo non sono sempre necessari, soprattutto quando non si riesce più a percepire cosa sia live e cosa no. Apprezzatissima invece la presenza scenica che coinvolge il pubblico nel suo concerto assolutamente senza nessun timore o paura e con molta naturalezza.