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Seconda serata eliminatoria Emergenza Music Contest Ancona

Sei band sul palco del Loop per la seconda eliminatoria del contest per band emergenti più grande del mondo, selezioni marchigiane.



Emergenza Music Contest ritorna nuovamente al Loop di Osimo (An) per la seconda serata eliminatoria delle selezioni marchigiane. 
I vincitori di stasera sono gli EZ RIDERS, che ricevono in premio una tappa dell'Emergenza Road Tour e accedono in semfinale insieme a Little Pieces of Marmelade e Federica Messi. Ecco le recensioni dei concerti!



Il primo a presentarsi in scena è Michele Costantini, chitarrista con anni di esperienza live alle spalle che ha sentito l'esigenza di mettersi in gioco con brani scritti e composti personalmente.


Affiancato da una band composta da chitarra, basso, tastiere e batteria, Michele si propone con un progetto che ha come riferimento il rock e l'indie italiano anni '80-'90, con echi di band storiche come i Timoria e testi rigorosamente in italiano.


Progetto nuovo, all'esordio assoluto in sede live (presentano il nuovo disco proprio in questa occasione), con buoni spunti sia dal punto di vista della scrittura che dell'arrangiamento, ma in cui vediamo ancora un ampio margine di crescita.


Anche per dei musicisti capaci ed esperti come loro c'è l'emozione della prima volta, che si presenta sempre quando si va a proporre una nuova creatura!

C'è da lavorare su affiatamento, esecuzione e presenza scenica, ma Michele riesce a cogliere il risultato più importante: trasmettere emozioni, perchè si sentono cuore e passione per la musica.


Non passano in semifinale, sono in lista ripescaggio.


La seconda artista a salire sul palco è Federica Messi, cantante solista.

I pezzi sono ben arrangiati, le basi sono ben prodotte con sonorità vicine al miglior pop internazionale.


I riferimenti musicali di Federica sono importanti, da Elisa a Birdy, e lei affronta il materiale con grande personalità. Apparentemente timida "fuori scena", sfida il pubblico senza paura, lo tiene incollato con un' esibizione dominata da una voce perfettamente intonata, versatile e capace di gestire momenti delicati e sospesi ma anche di aprirsi in tutta la sua estensione e affondare il colpo con maestria.


Considerando la vocalità davvero notevole e la forza del suo progetto (Federica ha tanta voglia di farlo conoscere) le consigliamo di osare ancora di più per quanto concerne lo spettacolo e la performance, come cantava il grande Piero Ciampi, "ha tutte le carte in regola per essere un'artista!"


Terza classificata della serata, l'aspettiamo in semifinale, curiosi di scoprire altro suo materiale originale.



I Found by chance propongono un progetto di pop rock cantato in italiano dalle molteplici influenze. Giovanissimi, pieni di buone idee e di grandi potenzialità.


Il sound è buono, con voce molto presente e definita, i brani sono ben arrangiati specie per quanto riguarda le melodie chitarristiche. Ci ha colpito in particolare il mondo magico e sognante di ispirazione celtica di una delle loro ballate originali, che ha catalizzato l'attenzione del pubblico.


Il progetto è in parte ancora "acerbo", si sente che può svilupparsi meglio, specialmente nell'esecuzione: la band ha bisogno di maggior affiatamento e coesione, e ne è consapevole.


Ci è piaciuto il loro approccio, la loro voglia di lavorare per alzare ancora l'asticella con un'attitudine umile e un gran desiderio di migliorarsi, ma soprattutto di trovare la loro strada dal punto di vista artistico. Sono in piena lista per il ripescaggio nelle semifinali.



Polvere e sudore, vita "on the road", infiniti paesaggi spazzati dal vento, il delta del Mississippi popolato da alligatori e maligne magie voodoo. Lynyrd Skynyrd vi dice niente? Dovrebbe...


Gli EZ Riders fanno Southern Rock, e con questo genere non si scherza, non ci si improvvisa, specie se decidi di sfidare la storia con pezzi originali. Non a caso, a proporlo sul palco del Loop sono musicisti di grandissima esperienza (voce e armonica, basso, chitarra e batteria), in grado di aggiornare lo standard "southern" alla contemporaneità.


Non sono meri imitatori di uno stile del passato, anzi. Ottimi arrangiamenti, grande personalità, suoni caldi, amalgamati e ben eseguiti, a partire dai soli del chitarrista. Sul palco sono, come si suol dire, sempre sul pezzo: hanno dalla presenza scenica, look, padronanza del palco e capacità di coinvolgere il numeroso pubblico del Loop con le loro ritmiche trascinanti.


Il concerto è molto divertente e godibile, tanto da portargli un vero tripudio di voti: sono loro i vincitori della serata con accesso diretto alle semifinali e partecipazione all'Emergenza Road Tour!


Ronnie Van Zant sentitamente ringrazia.


Si presentano in due. Un batterista cantante e un chitarrista.

L'influenza di base è uno stoner rock alternative, ma si intravedono nell'ombra le sagome di Jimi Hendrix e dei Black Sabbath.


Il volume è impressionante, i ragazzi non si risparmiano. Suoni saturi, distorti, effettati.

I Little Pieces of Marmelade dimostrano di aver assorbito un sacco di lezioni, dall'hard rock Seventies al grunge. Il batterista riesce nell'impresa di picchiare duro e gestire la voce principale con un bel timbro e una buona intonazione, assistito dal chitarrista ai cori.


Sul palco hanno grande personalità. Giovani, sfrontati e consapevoli delle loro qualità.

L'impatto sonoro è notevole, tanto da stupire, specie quando ti rendi conto che sono solo in due.


Di fronte a una proposta così matura e convincente, il nostro unico consiglio è: attenzione al rischio di strafare, di dimenticare che il controllo è importante. A volte l'entusiasmo sfugge di mano, le dinamiche sono sempre importanti, sia nei momenti più morbidi che in quelli power.


Passano il turno come secondi classificati: li rivedremo in semifinale. Non vediamo l'ora di scoprire nuove sfaccettature di un progetto davvero originale!



Chiudono la serata gli Shaolin: un quartetto di stampo stoner rock, con una netta propensione al crossover/alternative/hard rock.
La band è solida, tecnicamente preparata, con un sound caldo e sporco quanto basta.

I brani sono molto interessanti, hanno arrangiamenti validi e una buona esecuzione.


Il loro punto di riferimento, almeno per quello che abbiamo potuto ascoltare, è una sorta di grunge contemporaneo e non a caso la voce, sofferta e tirata, ci ha ricordato, fatte le debite proporzioni, il mai troppo compianto vocalist degli Alice in Chains, Layne Staley.


Nonostante qualche sbavatura a livello tecnico e di intonazione, gli Shaolin hanno molto da dare e da raccontarci. Avanti così!

Non hanno l'accesso diretto in semifinale, ma sono in lista per il ripescaggio.

Bella serata la seconda eliminatoria, con ottima musica e grande cornice di pubblico! 

Emergenza Music Contest è in collaborazione con Marshall Records.