Siamo arrivati alla dodicesima e ultima serata di eliminatorie di Emergenza Festival per la stagione 2017 e iniziamo decisamente con il piede giusto. Il Legend club è gremito di pubblico e i giovanissimi Back on track sfoderano una musicalità invidiabile. Bravi a comporre e ottimi musicisti. Sono formati da batteria, basso, chitarra elettrica, tastiere e una voce principale femminile con tanta personalità. Devono fare attenzione ai piccoli dettagli, ad esempio è importante quando si inizia un pezzo solo voce che ci siano dei riferimenti della tonalità e fare attenzione al tempo. Con questi piccoli accorgimenti il concerto sarà indubbiamente fantastico, bravi!
La seconda band della serata viene da Piacenza e da subito creano un clima di festa con il pubblico in sala che salta sulle loro note. Hanno un set formato da batteria, basso, 2 chitarre acustiche, e voce principale maschile. Sul palco si divertono, hanno una presenza scenica naturale e si vede che soprattutto per il frontman il palco è il proprio ambiente naturale. Buone le armonizzazioni vocali e il sound d’insieme. Tecnicamente tutti ben preparati devono solo far attenzione a non accelerare durante l’esecuzione di alcuni brani. Il progetto ci piace tanto e con il proseguire del concerto la band suona sempre meglio. Ottimo live.
E’ il momento ora di una band con un grande suono d’insieme dato da batteria, basso, chitarra elettrica, tastiere e voce principale. Tutto è suonato molto bene con tanta energia e voglia di spaccare. Gli arrangiamenti sono ben studiati e funzionano nel loro genere rock che spesso tocca le corde dell’hard. Buona la presenza scenica e lo spettacolo, che intrattiene un pubblico numeroso. L’unico appunto che possiamo fare è sull’effetto del cantante. Ce n’è troppo e toglie tutto il corpo della voce andando in alcuni momenti a confondersi nelle frequenze degli strumenti. Il live è di grande impatto e confessiamo che ci piacerebbe sentirli in qualità di autori ;-)
Salgono i Ragaemotion sul palco e ci troviamo subito in una spiaggia giamaicana con un bel cocktail in mano e non solo… Ci si muove a tempo sul loro raggae, grazie ad una sezione ritmica solidissima e un chitarrista acustico alla voce principale. Sono 3, ma dal suono sembrano 300. E’ una band di grande esperienza estremamente solare, già solo guardando il frontman viene da sorridere. Mettono grande intensità nella musica, passando dall’inglese al “rappato” in italiano senza nessun problema. Gasano il pubblico a mille, sanno come si conquista e lo fanno benissimo. Splendido live!
Ritorniamo al rock con the brain stunning, una band con un sound compatto una voce aggressiva al punto giusto e piena di carica. Musicisti tutti tecnicamente preparati, buon interplay e un live studiato a puntino senza lasciare respiro tra un brano e l’altro esattamente come dovrebbe essere fatto. La frontwoman ha una presenza scenica molto carismatica, anche la band dovrebbe seguire a ruota e guardare un po’ di più il pubblico per coinvolgerlo al meglio.
Con i WaveStrech abbiamo sentito per la prima volta tutte le band della stagione di quest’anno per emergenza Festival a Milano. Hanno atmosfere cupe, un sound moto personale, formato da batteria, basso chitarra elettrica, e pad e riescono a mescolare la new wave con il post rock. Il progetto è solido e hanno delle idee molto interessanti. Possono lavorare ancora un po’ sulla realizzazione e sulla voce, ma anche solo essendo più sicuri di loro stessi perché alcune imprecisioni sembrano dettate di più dall’inesperienza che da altro.