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Al Druso è di scena la 3 eliminatoria

Ancora 6 band sul palco bergamasco di Emergenza Festival



Malaga

Iniziamo la terza eliminatoria di Emergena Festival a Bergamo con i Malaga, un trio formato da batterista, bassista e chitarrista anche alla voce principale. Portano in scena un repertorio di brani interamente originali grunge, alternative in lingua inglese. Hanno moltissima intensità e una grande espressività che tocca quasi le corde della sofferenza, con un timbro vocale che in qualche modo riporta in vita il caro Kurt Cobain. Il concerto scorre liscio in un susseguirsi di grani di grande atmosfera con un sound molto compatto, quasi che nemmeno sembrano essere solamente in 3 sul palco. Devono solo fare attenzione alla scelta della scaletta e alla composizione delle linee vocali per evitare che per i neofiti i brani risultino troppo simili tra loro.


Rewid

Con la seconda band della serata entriamo nel territorio del pop italiano. Il quartetto porta sul palco del Druso brani di propria composizione. Sono forti di una voce molto intonata e sicura e la band la sostiene egregiamente, anche se con qualche errore seppur trascurabile. Interessanti anche i testi, ben scritti e strutturati. Potrebbero ancora lavorare sugli arrangiamenti e sul look che può dare un colpo d’occhio non trascurabile sul palco. Gestiscono al meglio un problema tecnico alla chitarra, continuando il concerto senza esitazioni, bravi! Il progetto ha delle buone idee, alcune ancora allo stato embrionale. I presupposti ci sono, credeteci! 


Lachesis

Con la terza band cambiamo totalmente genere ed entriamo nel mondo del metal sinfonico.

Brani originali scritti in lingua italiana, formati da batteria, chitarra elettrica, basso, 2 tastiere (con 2 tastieristi distinti) e una voce principale femminile. E’ un live ben gestito dal punto di vista dello spettacolo, niente è lasciato al caso, la scelta del look che riconduce subito al genere suonato, la presentazione dei brani, il coinvolgimento del pubblico. Tecnicamente la band si difende bene, anche se ha le potenzialità per fare di più. Anche a livello vocale, la frontwoman ha le doti per potersi lasciare andare e fare tutto con più sicurezza e più “tiro”


E’ il turno ora di una band formata da batteria, 2 chitarre elettriche, basso, tastiere e voce principale.

Sono forti di un pubblico numerosissimo, affiatato e caldissimo che rende già di per se lo spettacolo molto speciale e d’effetto. I Sana e robusta Prostituzione sono, divertenti, colorati, solari, con un repertorio di brani originali in italiano, con testi intelligenti e leggeri dove c’è bisogno. Il look è in linea con il loro porgetto, anche se a livello di presenza scenica siamo sicuri possano dare ancora di più, soprattutto visto il loro pubblico così partecipe. Alcuni brani riescono meglio di altri, suonare in tanti non è semplicissimo, serve tanto interplay e una conoscenza accurata anche delle parti degli altri. Facendo un po’ di ordine nelle idee il risultato può essere ottimale!


Rimaniamo con le formazioni numerose, i Diskaya sono 7, sezione ritmica, 1 chitarra elettrica, tastiere e sezione fiati. Fanno del sano reggae, con un attenzione particolare agli arrangiamenti, dove tutto si incastra nelle parti dei vari strumenti. Ottima la voce che spicca in questo genere. Anche loro hanno un pubblico numerosissimo accalcato sotto al palco. Il progetto è fatto bene, si sente chiaramente che c’è tanta passione. Per lo spettacolo che fanno possono giocare ancora di più con il pubblico e trasformare la loro esibizione in un vero concerto. Proprio perché ci piacciono tanto, li vogliamo più carichi! :D


Road Of Kicks

Ci mancava una dose di sano rock’n’roll … e in questa serata sono i Roads of kiks, ultima band in gara, ad offrircela senza risparmiarsi. Ancora non hanno iniziato a suonare e già spiccano per un look floreale 70’s, eccentrico e splendido. Hanno un’attitudine pazzesca, un sound compatto, solido e sul palco si mostrano sicuri di quello che sanno fare. Nessuna sbavatura o incertezza, sanno come si suona in tutti i sensi, sia quello tecnico che scenico. Un’ottimo concerto a cui manca solo una folla delirante sotto il palco… Forza, ci sono tutti i buoni motivi per andarli a vedere!