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Quarta Eliminatoria di Emergenza Festival a Parma

Proseguono al Campus Industry di Parma le selezioni del festival per band emergenti più grande del mondo



Continuano le selezioni di Emergenza Festival al Campus Industry di Parma!

Le semifinali si avvicinano e questa volta abbiamo sei band in gara, di fronte a un pubblico numeroso e partecipe. Ecco a voi le recensioni della serata!



Formazione classica, voce, chitarra, basso e batteria.

Una rock band dalle influenze pop che propone brani propri con testi in inglese.

Belle intuizioni melodiche e buone idee in fase di composizione, anche se la sonorità generale potrebbe acquistare corpo e amalgama maggiore inserendo un secondo chitarrista ritmico a sostenere il solista, che si è fatto notare per i suoni freschi e nitidi in stile rock californiano fine anni '90. I nostri complimenti per la versione rock, potente e ben arrangiata, di “Human” di Rag'n'Bone Man. Band molto piacevole da ascoltare, ma secondo noi ci sono ancora degli ampi margini di miglioramento.

Per ora non passano il turno, ma aspettiamo i ripescaggi.


5 elementi (voce femminile, due chitarre, basso e batteria) per una band dinamica, specializzata in cover rock.

Aprono con una bellissima versione di “Tie your mother down” dei Queen, dimostrando subito ottima capacità di esecuzione. Bel suono, potente ma controllato, con la sezione ritmica sugli scudi. Bravi i chitarristi. La cantante, molto giovane, ha una grande estensione e un timbro coinvolgente. Qualche sbavatura per quanto riguarda la performance vocale, probabilmente frutto dell'emozione, ma niente di grave. Presentano anche un pezzo originale, in stile power-rock americano, ottimo e trascinante: speriamo di sentirne presto altri in semifinale.

Complimenti, passano il turno!


Aggrediscono il palco in quattro, voce, chitarra, basso e batteria.

Una proposta molto originale, di impostazione crossover-metal, dall'impatto sonoro davvero travolgente.

Le ottime parti veloci di impianto thrash, con frequenti cambi di ritmo e di atmosfera, mostrano un'ampia cultura musicale e la capacità di creare arrangiamenti personali. Una sensazione confermata al momento della ballad, che offre al pubblico uno splendido momento acustico molto ben organizzato, sia nel suono che nelle scelte melodiche.

Tecnicamente tutti molto bravi, sezione ritmica colorata e precisa, chitarre aggressive e “cattive” quanto basta. Una nota di merito per la voce del cantante, duttile e sempre intonata sia nel growl che nelle parti pulite. Purtroppo non passano il turno, ma attendiamo il ripescaggio!


I giovanissimi PH6 sono effettivamente in sei, come si poteva intuire dal nome: voce femminile, due chitarre, tastiere, basso e batteria. Si presentano molto bene sul palco, con attitudine da musicisti navigati e grande naturalezza.

Ottima tecnica, soprattutto il bassista, ricco di groove e di gusto nella scelta dei suoni.

La cantante dimostra subito di saper tenere il pubblico in pugno.

Splendida performer di grande personalità, dotata di una voce ricca di sfumature ed espressiva.

Pur suonando soprattutto cover pop-rock, ci hanno emozionato con una delicata ballata cantata in italiano, che ha rivelato un'altra sorprendente sfaccettatura della band: l'anima autoriale e la buona capacità di scrittura della cantante.

Bravi anche dal punto di vista promozionale, hanno già un buon seguito che li ha applauditi con trasporto durante tutta l'esibizione.

Sono loro i trionfatori della serata e finiscono dritti in semifinale, dove speriamo di sentire qualche altro brano inedito. Complimenti ragazzi, avanti così!


I Nus da Reggio Emilia si presentano in cinque: voce, due chitarre, basso e batteria.

Suonano canzoni originali in italiano, di impronta alternative rock ma con un occhio alla melodia.

Le chitarre sono acide e distorte, con echi post-punk; la sezione ritmica è veloce e instancabile.

La proposta è molto particolare, con buone idee melodiche supportate da una voce affilata ed espressiva, dalla buona estensione, molto adatta al tipo di songwriting.
Concerto tiratissimo e coinvolgente, gran bella performance e ottima presenza scenica.

Ci è piaciuta molto la loro attitudine compositiva, sempre in cerca di soluzioni non banali.
Non passano il turno, ma ancora non è detta l'ultima parola. Attendiamo i ripescaggi.


Dietro questo nome piuttosto bizzarro si nascondono cinque componenti: voce, due chitarre, basso e batteria. A cavallo tra hard rock e grunge, con influenze che pescano a piene mani da trent'anni di musica, hanno moltissime carte da giocare e ce le hanno mostrate tutte!

Look curato, ottima presenza scenica, gran tecnica. Il suono è aggressivo ma nitido, equilibrato. Compatti e capaci di un invidiabile amalgama musicale, possono contare su una sezione ritmica da urlo a supportare un muro di chitarre con cascate di soli e riff sempre precisi ed emozionanti.
A dare una marcia in più è senz'altro la voce, brillante e versatile, molto Seattle anni '90.
I brani sono originali e rivelano ottime capacità di arrangiamento e songwriting, sia nelle rock ballad che nei pezzi più tirati.
Partecipano a Emergenza Festival in occasione dell'uscita del loro nuovo disco, offrendo al pubblico un concerto godibilissimo che li porta meritatamente in semifinale. Bravi!

Gli ospiti speciali della serata vengono direttamente dalle selezioni di Milano.

Abbiamo già parlato a gennaio degli Hypno, quindi sappiamo bene cosa aspettarci: canzoni originali in italiano, arrangiamenti raffinati, cori ben armonizzati e un cantante solista in grado di rendere vive le sue canzoni con un'interpretazione davvero coinvolgente.

Bravissimi, una gradita conferma e un'ottima conclusione per una splendida notte di musica!

Emergenza Festival ringrazia Marshall Records & Amps, Mapex, Ufip e iMusician-Digital, appuntamento al 17 Marzo per l'ultima elimintaoria al Campus Industry di Parma!