Prima band della serata in quella che è la quarta eliminatoria di Emergenza Festival a Milano, ultima tappa prima della pausa natalizia.
Iniziamo subito con un bel rock inglese composto con tanta attenzione dal quintetto formato da batteria, basso, 2 chitarre elettriche e voce. Ottimi gli arrangiamenti tra le due chitarre e la presenza scenica del cantante è piuttosto magnetica. I brani sono ben scritti con delle linee vocali efficaci e cantate senza indecisioni con un timbro vocale personale e molto profondo… bravi!
Appena prima di iniziare il loro concerto augurano al pubblico buon viaggio… e bastano le prime note per capirne il motivo… Psichedelia: ci tuffiamo in un mondo onirico, fatto di suoni, atmosfere e universi lontani. Tutto è condito da tantissimi strumenti. Oltre al classico batteria, basso e chitarre (di cui una classica), hanno diversi strumenti etnici, setar, percussioni, tanta elettronica, voci e risate. Dinamiche incredibili, in un concerto ad alta componente tecnica che lascia tantissimo spazio alle emozioni. Con un po’ di lavoro sull’aspetto scenico, può essere un concerto degno di professionisti!
Cambiamo totalmente stile e formazione. Caterina si presenta sul palco con la sua chitarra, con tanta genuinità, umiltà e simpatia. E’ in grado di intrattenere bene un pubblico numerosissimo presente al Legend club. Ha una presenza scenica molto naturale che la rende estremamente credibile come cantautrice. Spiega la nascita dei propri brani, è emozionata, ma in modo molto sano, quelli che fanno bene alla musica. Ci piace, così, senza troppe sovrastrutture e piena di sostanza :)
Quarta band della serata e per metà già la conosciamo ;-) Cantante e chitarrista infatti sono il duo che lo scorso anno è arrivato fino alla finale nazionale all’Alcatraz di Milano. Quest’anno ci provano in quattro, aggiungendo la sezione ritmica batteria e basso. Sono giovani, freschi e seppur è evidente che siano agli inizi e qualche errorino c’è, hanno buoni presupposti per migliorare. Bello il look, si vede che anche la presenza scenica è ben calibrata e infiammano una sala carica di pubblico. Devono solo fare tante prove per poter creare al meglio la coesione della band ;-)
Superiamo la metà della serata con una band di Como che presenta un repertorio di brani originali in italiano. Ottime capacità autoriali, una sezione ritmica di grande creatività e precisione, una chitarra elettrica che tiene in piedi melodicamente da sola tutto il progetto, scelta accurata dei suoni, bella attitudine e gran gusto.
Tutto è accompagnato da una chitarra acustica e un synth all’occorenza. Cantante intonatissimo e armonizzazioni al punto giusto. Bravi. Era un concerto da non perdere… ora però serve anche un po’ d’immagine sul palco ;-P
Torniamo nel mondo dell’acustico con un duo chitarra e voce femminile. In alcuni casi rendere al meglio in 2 è ancora più complicato. La cantante è molto intonata e ha un’estensione vocale davvero degna di nota, ma è importantissima anche l’interpretazione e la comprensione del testo del brano che a volte sembra mancare. Alcuni arrangiamenti di chitarra sono ben studiati, altri possono essere strutturati meglio sulla linea vocale. La materia prima c’è, anche il talento e il concerto verso la fine, va sempre migliorando… Speriamo di dare buoni spunti per il lavoro futuro ;-)
Ultima band della serata (e del 2016!!) e con loro si chiude in bellezza!
Un pop-rock dai sapori 80’s grazie anche ai suoni di tastiera dell’intramontabile Gem. Look total black coerentissimo con il genere. Cassa in 4, basso in ottavi e la voglia di muoversi è quasi irresistibile.
Sfoderano poi ballate in cui si mette in luce al meglio l’espressività del cantante. Band musicalmente solida, anche se la proposta musicale potrebbe essere un po’ attualizzata, mantenendo comunque il suo sapore retrò. Ci riescono, infatti, con il brano che, come dicono loro,“incrociando le dita” potremo ascoltare in radio ;-)