CERCA TRA LE BAND
WORLD
RECENSIONI
Home  >  ARCHIVIO Concerti  >  Archivio concerti nel mondo  >  Recensioni
RECENSIONI

Terza eliminatoria di Emergenza Festival a Torino

Sul palco de el Barrio, 7 tra le migliori band della regione



VXA rockband

Si legge "Vipera" e sono la prima band di questa terza eliminatoria di Emergenza Festival a Torino, l’ultima prima della pausa di Natale.

Presentano un repertorio in lingua italiana interamente originale in un rock di grande intensità di derivazione 90’s. Ottiime qualità autoriali in una scaletta di brani dal sapore diverso seppur mantenendo un’ottima cifra stilistica. Un look ben curato dimostra che la band ha le idee ben chiare. Da lavorare sulla presenza scenica per coinvolgere al meglio il pubblico presente in sala.


My Amy Vice

E’ ora il turno di una band che dimostra avere tanta esperienza e tanta sicurezza sul palco. Un look total black per un progetto in italiano ben strutturato. Ottima scelta di suoni con arrangiamenti di chitarra ben pensati che insieme al batterista creano grandi dinamiche all’interno dei brani. Voce sempre precisa con un timbro caldo. Tutto è al punto giusto, vogliamo solo il pubblico in sala (che è già numeroso) caldo come la voce del cantante ;-)


Torna sui nostri palchi una band che è già ben nota ad Emergenza Festival, sono infatti già finalisti regionali della scorsa stagione. Presentano tra gli altri, brani originali scritti da Ernesto Straccio.

Il loro pop rock è essenziale, di sostanza. Li troviamo molto migliorati rispetto allo scorso anno. Sono più compatti, più sicuri e tutto il live rende meglio, con più entusiasmo. Molto carina l’idea di chiudere il concerto con un brano natalizio visto che si respira già clima di festa :)


The BlackLava

Con la quarta band ci buttiamo a capofitto nel mondo dell’hard rock inglese ad alta temperatura. E’ un live in cui non si risparmiano. Grandissimo impatto sonoro che spettina fin dalle prime note. Tutto risiede nelle loro capacità tecniche e in una coesione degna delle migliori band professioniste. Oltre ad una componente strumentale di altissimo livello, la ciliegina sulla torta è una voce graffiata di grandissima potenza con un timbro ruvido che stropiccia l’anima. Il live c’è, ma manca il coinvolgimento del pubblico, fondamentale in un concerto a così alto tasso d’adrenalina! Attenzione a non creare scalette con tutti i brani per lo più allo stesso bpm, un repertorio più vario può mettere in luce maggiormente la band ;-)


Tèranèira

Cambiamo totalmente genere con i Tèranèira e veniamo avvolti da atmosfere medievali grazie a timpano, bozouki, bombarda e piva. Tutto strumentale, estremamente coinvolgenti. Ottimo il look e la disposizione sul palco che alterna i 4 componenti in uomini e donne. Hanno tanta energia e incuriosiscono il pubblico che si ferma incantato sotto il palco. Devono solo fare attenzione a ciò che accade tra un brano e l’altro, anche quello è parte del concerto ;-) 


Ed ecco di nuovo suoi nostri palchi i Nakhash, già reduci dalla finale regionale dello scorso anno e nominati tra le band più votate dal pubblico.

Sono un quartetto con una voce femminile di grande personalità che ci piace veramente tanto. La band ha un suono ruvido, i brani sono ben scritti e stilisticamente sono sempre molto coerenti… il loro filo conduttore è l’intensità. Bravi, ma vogliamo vederli tornare ai vecchi fasti di pubblico, se lo meritano ;-)


ROADLESS

That’s rock’n’roll!! Con l’ultima band dell’anno chiudiamo con un incredibile schiaffo in faccia!!! Non si risparmiano in niente, un’attitudine incredibile da veri rocker, chitarre distorte, una sezione ritmica che non perde un colpo e una voce tipica del genere che sconvolge. Tecnicamente è tutto perfetto, ma il territorio è delicato, il rock di questo tipo è già stato suonato in mille salse diverse e ciò che serve ad una band così talentuosa è distinguersi dentro ad un panorama già saturo. Serve una nota distintiva e il gioco è fatto!