RECENSIONI
11
2013febbraio
TERZA ELIMINATORIA 10 FEBBRAIO 2013 @ GALLERIA 19 – NAPOLI
ARMONIA, OAK&WILLOW, LAST FRONTIER, L’ESSENZIALE, BLACK HOLE, FIGHT 4 US, POEMISIA.
Ed eccoci arrivati alla terza serata eliminatoria di Napoli, sempre nella bellissima sede di Galleria19. Sul palco ieri sera 7 Band, tanti generi diversi, tanto divertimento e tanta buona musica!
Cantautorato, pop rock ed influenze che vanno anche nel folk per gli ARMONIA, la prima band a calcare il palco di Galleria 19.
Nel loro sound qualcosa di godibile e che scivola leggero li avvicina a band come Bandabardò e Aprè la Class, ma ritmiche in sedicesimi e cassa dritta ci rivelano ascolti che sicuramente toccano la nuova scena pop Anglo/Americana.
Non passano il turno, ma ugualmente bravi.
OAK&WILLOW sono un duo basso e chitarra, entrambi acustici, si dividono uno la cassa, l’altro un charleston per sopperire alla mancanza di una sezione ritmica. Ma sono
soprattutto due fratelli e la loro complicità si sente. Atmosfere folk con ottime armonie vocali e dal cui sound traspare un bel background di ascolti, ci hanno trasportato in una non imprecisata foresta, tra odori di foglie e legno bagnato, e quella leggerezza un po’ malinconica del blues. Tecnicamente bravi ed emotivamente coinvolgenti. Passano meritatamente il turno!
Con i LAST FRONTIER le sonorità si sono fatte più ferrose! Chitarre ruggenti e bassi potenti e precisi, batteria che cavalca con un doppio pedale dritto e cattivo e tastiere che ti arrivano nel cervello come tempesta. Alla voce pulita e di ampia estensione in ottava, come nel metal Maiden Style, si aggiunge una buona presenza scenica degna di un Ozzy’ Son di Antonio D’Ambra e tanta energia da parte di tutti! Non hanno passato il turno, ma fanno bene il loro genere.
Con la quarta band si è tornati a sonorità più tranquille. L’ESSENZIALE è un quartetto formato da piano, basso, chitarra acustica e percussioni. Hanno iniziato con un bell’omaggio, dal buon arrangiamento, ai grandi Beatles, e ci hanno svelato da subito la loro anima Pop. Il piano di Liana Russo, che negli arpeggi ci ricorda le sapienti mani di Tory Amos, fa da tappeto alla voce calda e presente di Valentina Dura, mentre un basso, sempre preciso e puntuale, era lì a dare il suo appoggio armonico. Applausi ed ovazioni hanno dimostrato che ci hanno saputo fare a coinvolgere il pubblico, che batteva le mani a tempo e scandiva il groove della band, impreziosito dalle percussioni che spaziavano tra cajon, udu e cembali. Passano al turno successivo.
I BLACK HOLE hanno iniziato con un repertorio di Covers, ben arrangiate attorno alla voce accattivante di Federica Fonisto, che duettava leggera con una chitarra che ben la sapeva sorreggere con pattern funk pizzicati e ben pensati. Nel loro repertorio inedito invece ci hanno messo una grinta maggiore, alzando il gain dell’overdrive e spingendo sulle basse. Qualche imprecisione nel groove, che tradisce la loro giovane età, ci hanno lasciati con una buona The final countdown degli Europe, con tanto di super intro di tastiere e assolo in tap, tanto che sembrava di vedere Joey Tempest correre su e giù sul palco come nell' omonimo World Tour. Hanno passato il turno! Bravi.
Sonorità decisamente Inglesi per i FIGHT 4 US, con quel pizzico di epicità che non guasta, ci hanno ricordato un poco gli Suede, anche nell’ aspetto del Vocalist/tastierista Salvatore de Salvo che vagamente assomiglia al carismatico Brett Anderson. Questi quattro ragazzi hanno saputo ben assimilare la lezione delle più recenti Band Main Stream d’oltremanica, lezione non solo di sound, ma anche di Style e lo si vede bene. Ci hanno lasciati con un brano in acustico che ha incollato il loro pubblico sotto il palco. Peccato per qualche imprecisione nel groove, ma questo non ha compromesso il loro passaggio al turno successivo, ed anzi con il maggior numero di voti si aggiudicano la possibilità di esibirsi come ospiti sul palco di un’altra città del Festival a loro scelta. R’n’R Guys!
Con i POEMISIA, ultima Band ad esibirsi sul palco ieri sera, si è ritornati al suono più aggressivo del Metal. Per loro un Symphonic Metal presentato, in modo eccellente, si dal punto di vista tecnico che da quello scenico, con una piccola performance di Tina Gagliotta a bordo palco perfettamente calata nel personaggio di Dark Lady e che ci sorprende con una voce da soprano. Metal duro e ben suonato, atmosfere funeree e arrangiamenti ben fatti, dimostrano non solo di conoscere il genere, ma di sentirlo sulla pelle. Non ce l’hanno fatta a passare il turno, ma bravi ugualmente!
Un Grazie va a Galleria 19, a tutto lo Staff Tecnico che come sempre si è distinto per professionalità ed efficienza, ai nostri sponsor, MARSHALL per gli amplificatori , UFIP per i piatti, a tutte Band che hanno suonato ieri e al numerosissimo pubblico presente in sala, che spero di cuore che si sia divertito come noi tutti abbiamo fatto!! RnR!!
Vale.