Gli Oak&Willow sono 3 giovani ragazzi di Napoli che rispondo al nome di: Marco Marino voce e chitarra acustica, Luca Ciervo al violino e percussioni e Vincent Marino al basso.
Alla lettera “Quercia e Salice Piangente” già solo il moniker scelto da questi giovani artisti evoca storie di boschi incantati e malinconica poesia. Suonano un folk moderno, quasi cross-over nel genere, basso elettrico, stomp, chitarra acustica e violino, tanto southern/irish di vecchia scuola con fasi di leggerezza moderna, quasi psichedelici......e a Firenze hanno fatto un concerto molto bello, vincendo questa edizione di Emergenza Festival, giovani, “musicali”, tenaci, talentuosi.
Alla loro seconda volta ad Emergenza infatti, gli Oak&Willow non si scoraggiarono un anno fa quando all'Alcatraz di Milano arrivarono alla finale nazionale mancando per poco la vittoria assoluta.
Quest'anno con l'umiltà e la tenacia propria solo di chi crede fino in fondo in ciò che fa, gli Oak&Willow si sono riscritti ad Emergenza Festival, iniziato di nuovo tutto il cammino delle selezioni e concerti che li ha portati ancora una volta fino alla finale nazionale di sabato 5 luglio all'Anfiteatro delle Cascine di Firenze e questa volta la storia è stata differente: vincitori dell'edizione 2014. Il 6 Agosto voleranno in Germania, dove gareggeranno con altre 23 band provenienti da tutte le selezioni di Emergenza Festival di altrettanti paesi per la finale mondiale al Taubertal Open Air, gli Oak&Willow ci raccontano qualcosa in più su di loro e sulla loro scalata.
Ciao ragazzi innanzitutto complimenti per aver vinto questa edizione di Emergenza Festival Italia. Cosa avete provato sabato sul palco dell'Anfiteatro Parco delle Cascine di Firenze quando come un anno fa all'Alcatraz di Milano siete stati chiamati tra le prime tre band vincitrici? Cosa pensavate in quell'istante?
Beh… l’Anfiteatro delle Cascine è stato in assoluto il nostro primo Open Air ed è stato incredibilmente edificante. Siamo saliti sul palco consapevoli del privilegio che ci ha dato Emergenza, non dimenticheremo facilmente quel momento, è stato a dir poco emozionante. Per quanto riguarda l’esperienza Alcatraz è giusto che sia andata così: siamo contenti del traguardo raggiunto l’anno scorso e in tal modo abbiamo avuto anche il tempo per lavorare ancor di più sul nostro sound, evolvendolo e migliorandolo.
Cosa vi ha spinto invece a riscrivervi all'inizio di questa stagione di nuovo ad Emergenza? Vi aspettavate di arrivare anche quest'anno fino alla finale nazionale? Non avete mai avuto dei momenti di ripensamento?
Essere arrivati l’anno scorso fino alla finale nazionale ci ha fatto capire che la strada che stavamo percorrendo era quella giusta, anche se il nostro sound aveva ancora bisogno di evolversi. Tali miglioramenti stanno arrivando solo ora con l’attuale formazione, ovvero l’aggiunta di Luca Ciervo al violino e percussioni. Abbiamo lavorato duramente su noi stessi senza mai avere ripensamenti sul nostro percorso, eravamo determinati a raggiungere nuovamente tale traguardo e lo siamo tutt’ora.
Come vi chiedeva anche Roberto Terzani (Basso Freak Antoni, Litfiba e produttore) in giuria alla finale di Firenze, cosa spinge un gruppo italiano a fare folk?
E’ inutile dire che abbiamo avuto molte influenze a livello di ascolto, abbiamo molti amici provenienti dall’America che ci hanno proposto gruppi che qui in Italia non sono altrettanto affermati. Col tempo poi, dal semplice ascolto di un genere, abbiamo sentito il bisogno di trarne ispirazione, scoprendo che solo mediante tali sonorità i nostri desideri musicali venivano espressi.
Marco tu canti solo in inglese tra l'altro con una pronuncia perfetta che deriva da anni di studio o semplice dono di natura?
No no… niente studio. Come già detto abbiamo molti amici americani, e sin da piccoli, sia io che mio fratello (il nostro bassista), iniziammo a fare amicizia e comunicare con loro.
Mai pensato di cantare in italiano?
Certo! Alcune idee sono tuttora in lavorazione, resta il fatto che quando uno scrittore è abituato a scrivere in inglese trova non poca sfida nello scrivere in italiano…ma a noi piacciono le sfide!
Dove nasce l'ispirazione dei vostri brani? Chi è la mente del gruppo?
Principalmente le idee per i nostri brani provengono da Marco: arriva in sala prozve con nuove idee, e da li uniamo le nostre capacità musicali per arrangiare il brano. Di sicuro la scrittura dei brani non è vincolata solo ad una mente, infatti, alcuni dei nostri brani provengono dalla mente di Vincenzo (bassista).
Come è stato invece suonare all'Anfiteatro delle Cascine? Era la vostra prima volta live in un contesto “open air”?
Si! Prima volta assoluta in un Open Air…davvero emozionante. Non ringrazieremo mai abbastanza Emergenza per quest’esperienza!
Anche la finale in Germania sarà in un festival “open air” e in più con un pubblico internazionale. Quali sono le vostre aspettative per questa esperienza?
Non aspettavamo altro che raggiungere un pubblico internazionale! Non vediamo l’ora di metterci in gioco e magari ricevere altro feedback. Naturalmente andiamo in Germania determinati, stiamo tuttora lavorando per dare il miglior show mai suonato dagli Oak&Willow!
Quale consiglio dareste oggi ad una band che si è appena iscritta ad Emergenza Festival?
Per esperienza personale abbiamo capito che Emergenza non è semplicemente un modo per suonare live, ma è un'enorme vetrina, soprattutto internazionale. Il percorso nel festival di ciascuna band, con la giusta passione e dedizione, può trasformarsi in quell’opportunità che tutti cercano. Quindi, ciò che possiamo dire alle band appena iscritte è: non prendete sotto gamba il vostro percorso in Emergenza, curate il vostro progetto e promuovete la vostra musica con passione, perché con le giuste carte in regola molte opportunità potrebbero farsi sentire.
E ora un piccolo giochetto, cercate di completare la frase con la prima cosa che vi viene in mente e senza pensarci per più di 2 secondi: “Domani gli Oak&Willow sognano di...
…essere riconosciuti come band professionista.
E in attesa di sentirli nuovamente suonare live in Germania al Taubertal Open Air, facciamo agli Oak&Willow il nostro più grande in bocca al lupo e vi lasciamo con l'ascolto di uno dei loro brani: "In The Desk".