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La musica è non il fine ma il mezzo per esprimere le emozioni e i sentimenti che ognuno di noi tiene nascosti e ben chiusi in fondo alla propria stanze. La musica apre porte impossibili e supera le barriere culturali e linguistiche in cui le parole devono entrare e le melodie diffondersi. Ed è proprio la musica a salvarlo da un paio di anni di derive autodistruttive. Quasi per gioco registra un demo e trova subito un contratto con LATLANTIDE, storica etichetta discografica bergamasca.
Da aprile 2009 ricomincia a suonare con Beniamino Valeriano che coinvolge nel progetto l’amico Alessandro Sironi, giovane batterista. Dopo alcuni mesi passati alla ricerca di un chitarrista adeguato, è Antonio Marinelli ad occupare il posto di solista.
Con la nuova formazione incomincia la preparazione live, con concerti ogni settimana su grandi e piccolo palchi del nord Italia. Da settembre 2009 la band che da quel momento lo accompagnerà rimarrà la stessa facendo quadrato intorno al suo cantante, diventando con i mesi sempre più affiatata. Il primo album viene ristampato cinque volte e vende più di 4000 copie nonostante la distribuzione locale.
Simone Scaturro 18 dicembre 2010 03:03