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Poco dopo due cellulari squillarono in un’altra zona di Roma: la Chitarra chiamava a raccolta Batteria e Voce.
“Io ho un amico che suona il basso”, disse una ragazza presente all’incontro.
Un terzo cellulare squillò.
In un pub di Roma Voce, Chitarra, Basso, Tastiere e Batteria si incontrarono: erano nate le Idee Confuse.
Da quella sera, un nome nato quasi come scherzo, ha iniziato a reppresentare un progetto ben preciso, un punto di partenza “primordiale” e “caotico” da cui sprigionare energia e musica, liberandosi il più possibile dalle strutture prefissate che altri vogliono imporre.
