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In poco tempo emergono le divergenze che portano ai primi cambiamenti: un nuovo nome per la band, The Pillow Fight, prima The Kippers, l’allontanamento del vecchio chitarrista, che si unisce ad un altro gruppo locale, e la partecipazione di nuovi elementi, come il basso di Luca Lauria, ingrado di dare maggiore corposità alle canzoni , la chitarra di Simone Molinari come accompagnamento e la chitarra solista di Rainer Russo.
Il nuovo nome Pillow Fight nasce dal desiderio di lanciare un messaggio al pubblico dei più e meno giovani, quello di opporre ad un mondo assetato di violenza e dolore, come dimostrato nei telegiornali in cui non mancano mai scene di guerra e rapimenti, un ideale di pace, simbolicamente manifesto nella guerra dei cuscini che ormai è divenuto grido di ribellione dei giovani di tutto il mondo: “armiamoci di cuscini e non di bombe!”.
La nuova band matura inoltre un sound totalmente diverso, che andava dal classic rock al potente hard rock, e incomincia ad esibirsi: inizialmente a feste di compleanno, poi in manifestazioni locali, come la rugbeer di Cocciano, il September fest presso il parco dell’ombrellino di Frascati, e in locali come il “palarockness” di Genzano e il porky’s di Frascati. La soddisfazione maggiore è però quando il complesso viene selezionato per partecipare ad un contest organizzato da stazione birra, al quale si qualifica quarto.
Col passare del tempo i tre nuovi componenti cominciarono a sentire bisogno di soldi e di esperienza di nuovi generi; il gruppo si trova di nuovo costretto al cambiamento,con l'introduzione di theo battista al basso, cristiano pochesci alla prima chitarra e manuel massucci alla seconda chitarra. Cambiate le carte, non cambiano però né i sogni né la passione per i generi musicali iniziali.
Tutt’oggi il gruppo continua ad esibirsi, con il desiderio un giorno di diventare famoso, magari continuando a suonare hard rock per riportarlo ad alti livelli come una volta.
