NOTIZIE PRINCIPALI
Consideriamo per un attimo che si possa vivere tutta la vita su un furgone,consideriamo per un attimo di abbandonare l’ordinario e tutto quello che carattrizza la nostra vita e fare un sacco di km da un angolo all’altro della nostra penisola,dell’europa,del mondo.
Ora invece dimentichiamo questa piacevole sensazione perché la nostra realtà come quella di molti è fatta di persone che se fossimo liberi veramente non frequenteremmo mai,ci misceliamo con la noia ma diventiamo un colore vero,il nero,quando siamo noi stessi,quando i suoni sono un massaggio per la mente e per il cuore nostro e di quelli che ci ascoltano,quando i suoni ti mandano in quel piccolo mondo paragonabile a quello abitato dal quel disadattato del piccolo principe.
Il nostro lavoro “L’irriverente” è scorbutico e pieno di angoli e spigoli,non facciamo musica per piacere ma per starci meno sui coglioni e quando ci dicono che non siamo collocabili siamo euforici (dentro),perché il termine collocare ci fa venire in mente la colla.
Quindi dicevamo “L’irriverente” ci piace,e ci piacciono le persone che hanno lavorato con noi per partorire questo coso ibrido e immoralmente complicato.
Per chi vorrà ci sarà bisogno di almeno 100 ascolti per goderne gli effetti,garantito da chi sorride ancora nel vedere gli scoiattoli nei giardini pubblici e le notti di pioggia acida nelle grandi metropoli affollate dai ratti.
Questa è vita,prostitute,gatti e parole crociate.
Che dio cancelli gli effetti di instagram.Amen.
Massimiliano 06 febbraio 2018 09:26