- 2022
- Edition 2021
- Edition 2020
- Edition 2019
- Edition 2018
- Edition 2017
- Edition 2016
- Edition 2015
- Edition 2014
- Edition 2013
- Edition 2012
- Edition 2011
- Edition 2010
- Edition 2009
- Edition 2008
- Edition 2007
- Edition 2006
- Edition 2005
- Edition 2004
- Edition 2003
- Edition 2002
- Edition 2001
- Edition 2000
- Edition 1999
- Edition 1998
- Edition 1997
- Edition 1996
- Edition 1995
- Edition 1994
- Edition 1993
- Edition 1992
Bändit | Laji | Video | Ääntä | ||
---|---|---|---|---|---|
1 |
![]() |
joe karone & GPC Band | Instrumental | ![]() |
74 |
2 |
![]() |
Dust'N Flames | Hard Rock | ![]() |
53 |
3 |
![]() |
Murder Void | Metal Punk | ![]() |
33 |
3 |
![]() |
Boby e i succhi gastrici | Other... | 33 | |
4 |
![]() |
Try To Be | Nu Metal | 28 | |
RET |
![]() |
Follow The Wires | Contemporary Jazz | ||
RET |
![]() |
BESTCOMBO | Pop Rock Hip Hop |
joe karone & GPC Band
Stanchi della solita Domenica annoiata e monotona? Tranquilli: qui allo SpeakEasy ci sono i Joe KarOne e la GPC band a svoltarvi la giornata! Brani strumentali originali di notabile fattura rock filo-americana che sotto la guida dallo stesso Joe portano la mente in territori onirici, sempre sottolineati da immagini video proiettate in simultanea. La formazione è classica come lo stile a cui attingono gli stessi membri della band, non proprio di primo pelo come si suol dire: ci sono eco di Floydiana memoria alternati a generi più "distorti" e contemporanei che ricordano Satriani (che sia solo un caso il nome in comune?) e Stef Burns, sempre guardati come un traguardo più che un modello. Per quanto riguarda la presenza scenica la scelta è stata sicuramente quella di apparire per quello che sono, probabilmente per non distogliere l'attenzione dalla multimedialità data dai video e dalle sensazioni evocate dai singoli brani. E il pubblico sembra reggere bene il gioco restituendo ai ragazzi sul palco un grande affetto e calore.
Try To Be
La tensione non cala neanche un po' grazie all'entrata in scena dei Try To Be, gruppo della provincia di Verbania che non scende a compromessi sonori regalando istantaneamente una scarica di riff Nu Metal e MetalCore, pescando dai Lost Prophets come dagli Atreyu, precisissimi e devastanti. La scaletta dei brani scelti, tutti originali, lascia davvero poco spazio al relax riuscendo a mantenere sempre viva l'attenzione. Si sentono davvero a loro agio anche sul palco facendo trasparire un notevole affiatamento di gruppo, sottolineato visivamente anche dalla loro tenuta quasi total black, lasciando in definitiva al cantante/frontman il compito di attirare il pubblico. E pare ci riesca egregiamente.
Dust'n'Flames
Ci fanno attendere qualche minuto in più ma appena attaccano i Dust'n'Flames sembra di fare un tuffo nel passato: gli anni '80 e l'hard rock sono il loro baluardo e non hanno paura a sbandierarlo, nonostante la loro giovane età. Voce ruvida e carica di verve, riff essenziali e ritmiche senza fronzoli caratterizzano fortemente tutta la loro scaletta, eccezion fatta per un paio di momenti sdolcinati alla Bon Jovi. Lo spettacolo proposto dalla band risulta in fin dei conti moderatamente d'impatto a causa dell'atteggiamento non molto comunicativo della band, aspetto sicuramente migliorabile data la loro acerba età e poca esperienza di live.
Murder Void
In pochi secondi i Murder Void fanno sembrare acqua di rose qualsiasi gruppo passato sul palco in precedenza. Il loro sound è a dir poco estremo, tagliente come una lama, pesante come un macigno. Sono giovanissimi ma dimostrano una grande maturità sia in fatto musicale che di affiatamento sul palco e con il pubblico. Il genere, il Metal Core è come si suol dire "per pochi" ma nonostante questo anche i meno avvezzi rimangono incollati alla scena, forse grazie all'ipnoticità dei loro riff associati al growl profondo del cantante.
Boby e i succhi gastrici
A disimpegnare un po' l'atmosfera ci pensano Boby e i "suoi" succhi gastrici. Band di rock demenziale direttamente dalla provincia di Vercelli, fin dalle presentazioni durante il cambio palco si accaparrano le simpatie di tutto il pubblico grazie alla eloquente favella del frontman/cantante e alla loro eccentrica mise. Suonano brani tutti originali a sfondo prettamente sessuale ma assai meno volgari di band di genere similare. Si denota subito un buon affiatamento strumentale con alcuni momenti di funambolismo che sottolineano i testi in maniera efficace. A pensarci bene ascoltandoli attentamente ci tornano alla mente alcuni modi di interpretare di generi più vicini al folk e alla tradizione dialettale (pur non cantando in dialetto) invece che band alla Elio e le storie tese o Gem Boy.
Momento del verdetto, passano il turno joe karone & GPC Band con 74 voti aggiudicandosi anche lo showcase in un'altra città italiana in cui si svolge il festival. Rivedremo anche sul palco del Tunnel di Milano i Dust'n'flames che passano il turno con 53 voti. Per il ripescaggio incroceranno le dita Muder Void e Boby e i succhi gastrici con 33 voti e Try to Be con 28.
Splendida serata, grazie alle band, al pubblico presente in sala, allo Speakeasy , al disponibilissimo staff tecnico Luca e Riccardo, Ufip per i piatti e a Marshall per gli amplificatori.